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Luglio 2023, 5 mostre d’arte e fotografia da non perdere

Scopriamo insieme le mostre d'arte e fotografia più interessanti previste per il mese di luglio.

Mimmo Jodice, Yan Pei-Ming, Philippe Halsman, Giacomo Balla e Ignazio Cusimano Schifano: le mostre d’arte e fotografia previste a luglio ci portano alla scoperta di artisti eclettici e di opere che parlano al cuore dello spettatore.

5 mostre d’arte e fotografia da non perdere a luglio

Mimmo Jodice. Senza tempo“, Gallerie d’Italia, Torino

Concepita all’interno del progetto “La Grande Fotografia Italiana”, avviato nel 2022 con l’intento di realizzare un omaggio ai grandi maestri della fotografia italiana, “Mimmo Jodice. Senza tempo” è senza ombra di dubbio una delle mostre più interessanti da visitare a luglio.

Nel progetto è stato coinvolto anche un altro artista, il regista Mario Martone, che su Judice, suo concittadino ed amico, ha realizzato un documentario che verrà proiettato per la prima volta nelle sale delle Gallerie d’Italia.

La mostra offre una significativa sintesi della produzione di Jodice, ripercorrendo i principali temi ispiratori della sua arte in altrettante sezioni della mostra, Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura, Mari, attraverso 80 fotografie realizzate dal 1964 al 2011, tra cui alcune delle opere iconiche che hanno definitivamente attestato la grandezza del maestro napoletano.

Dalle foto che immortalano statue e mosaici, vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, a un interesse di tipo sperimentale e concettuale per il linguaggio fotografico; dalle vedute urbane di Napoli e di altre metropoli contemporanee, cariche di assenza e silenzio, nelle quali – come scrive l’autore – “la realtà e la mia visione interiore coincidono”, alle trasfigurazioni del paesaggio naturale fino alla struggente malinconia dei suoi mari. La sezione Natura, con opere esposte per la prima volta, aggiunge un nuovo e ulteriore capitolo alla sua ricerca.

Yan Pei-Ming. Pittore di storie“, Palazzo Strozzi, Firenze

Verrà inaugurata il 7 luglio a Palazzo Strozzi la mostra dal titolo “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”, dedicata al grande artista franco-cinese che ha fatto della pittura un modo per unire storia e contemporaneità.

A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.

Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.

Philippe Halsman. Lampo di genio“, Museo di Roma in Trastevere

Torniamo a parlare di fotografia con la terza interessante mostra che vi proponiamo per questo luglio: “Philippe Halsman. Lampo di genio”, un percorso espositivo che consta di oltre cento immagini di vario formato, tra colore e bianco e nero, che percorrono l’intera carriera del grande fotografo e rendono l’idea di una produzione eclettica, originale e al passo coi tempi. Fra le opere in mostra, anche la serie di immagini surreali e surrealiste ispirate dal sodalizio artistico con l’amico Salvador Dalì.

Le immagini sono accompagnate da una documentazione selezionata come le copertine di “Life”, i provini, le testimonianze d’epoca e i filmati per ricordare questo grande interprete della fotografia e offrire allo stesso tempo un’originale riflessione sul ritratto fotografico, la sua genesi e la sua particolarità.

Un’occasione unica per ammirare le grandi creazioni di Halsman, comprendere quale sia la chiave creativa che, ancora oggi, ogni ritratto richiede e, dall’altra parte, passare in rassegna, con le sue opere, i volti della cultura e dello spettacolo del Novecento.

Futuristi. Avanguardia italiana“, Museo Civico di Montepulciano

Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Roberto Iras Baldessari, Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna, Lionello Balestrieri, Marisa Mori e tanti altri sono i protagonisti di “Futuristi. Avanguardia italiana”, la mostra che verrà inaugurata il prossimo 15 luglio al Museo Civico di Montepulciano.

Il percorso espositivo, che consta di trentadue quadri, guida lo spettatore alla scoperta del Futurismo e dei suoi tratti distintivi, con opere piene di linee dinamiche, forme geometriche audaci e colori vivaci, che creano un senso di movimento e di grande energia, in linea con le avanguardie europee dell’inizio del XX secolo che si misuravano con la rottura delle tradizioni accademiche e si confrontavano con la nuova era industriale.

La mostra costituisce una sorta di “ritorno a casa” per Giacomo Balla, uno dei fondatori e degli autori principali del Futurismo, che proprio a Montepulciano dipinge, nel maggio 1912, ospite della contessina Nerazzini, sua allieva romana, la celebre Dinamismo di un cane al guinzaglio, una delle sue opere più conosciute, con la quale inizia a studiare a fondo il movimento dinamico.

“Ignazio Cusimano Schifano. About flowers”, Bassi Beneventano, Scicli

Concludiamo in bellezza con una personale che verrà inaugurata il prossimo 6 luglio a Scicli, negli spazi di Bassi Beneventano. La mostra, dal titolo “Ignazio Cusimano Schifano. About flowers”, è ospitata in un luogo che già da sé rappresenta un’opera d’arte: all’interno del meraviglioso palazzo tardo barocco Beneventano di Scicli, infatti, è nato un sodalizio che ha dato vita ad un’esperienza artistica vivace e creativa.

Bassi Beneventano è un nuovo centro d’arte che riunisce l’esperienza di due realtà professioniste del settore, Lo Magno artecontemporanea, storica galleria d’arte modicana, e Amenta stamperia d’Arte, una delle poche stamperie d’arte presenti in Italia. Con “About flowers”, Bassi Beneventano inaugura i suoi spazi ospitando un’interessante personale, curata da Serena Ribaudo, che ruota attorno al tema della rinascita.

Nell’opera di Ignazio Cusimano Schifano, e pertanto in quelle presenti in mostra, emerge sempre come una sorta di sigillo la sua precedente professione di restauratore di pregio e di conseguenza il sentimento dell’antico come principio fondante di tutte le cose. “About Flowers” segna, in particolare, un momento estremamente significativo nel percorso di vita e d’arte di Ignazio Cusimano Schifano, un genuino processo di rinascita che prende spunto dalla natura e dalla sua semplicità, come raccontato dalla curatrice della mostra:

“Un rinovellarsi che trova il suo aspetto più pregnante in un moto dell’anima, in un’aspirazione che si fonda su di un motto semplice altresì universale: ricominciare dai fiori. Ricominciare lontano dai trabocchetti, dagli artifizi, dalla lusinga delle illusioni. Ricominciare lontano dalla morte della coscienza poetica.

Ricominciare dalla Bellezza di cui i fiori sono un frammento nel creato. Un frammento innocente e misterioso al contempo. Ricominciare dal riconnettersi ad una sempiterna energia creatrice e ricreatrice, con una radice primitiva e vitale”.

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