Sarร un fine settimana allโinsegna della cultura e della bellezza, quello del 12 e 13 ottobre, in oltre 260 cittร dโItalia, grazie alleย Giornate Fai dโautunno. Ritorna, infatti, lโiniziativa delย Fondo Ambiente Italianoย che intende aprire al pubblico e far conoscere luoghi inaccessibili o poco valorizzati. Beni preziosi e spesso trascurati, davanti ai quali passiamo frettolosamente tutti i giorni, senza neppure alzare gli occhi.
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Abbiamo selezionato per voi i luoghi imperdibili da visitare questo fine settimana.
Milano
Villa Necchi Campiglio
Un gioiello architettonico nell’angolo piรน silenzioso di Milano. Una raffinata casa degli anni Trenta, un delizioso giardino dove sostare all’ombra delle grandi magnolie, un viaggio tra arredi preziosi che restituiscono fedelmente l’atmosfera di vivace mondanitร dell’alta borghesia milanese.
La Centrale idroelettrica Italgen
La Centrale idroelettrica Italgen di Vaprio d’Adda, venne realizzata negli anni ’50 su progetto di Piero Portaluppi, iconico architetto milanese tra le due guerre, che aveva accumulato esperienza nella realizzazione di centrali idroelettriche negli anni ’20. Ritroviamo infatti elementi tipici del suo stile architettonico, in bilico tra modernitร e tradizione. Questa centrale fonde tecnologia e architettura per creare un ambiente ricco di suggestioni.
Palazzo Edison
Costruito a partire dal 1891 su progetto dell’architetto Enrico Combi, il Palazzo รจ acquistato da Edison nel 1923. Oggi รจ un luogo di storia in cui ferve l’attivitร lavorativa. All’interno si possono ammirare pavimenti in marmo e soffitti decorati, statue e balaustre in ferro battuto, la dinamo “Tipo Z”, una stazione di posta pneumatica e le vetrate a forma di cupola della Sala degli azionisti e della Sala degli analisti. Interessante รจ la Sala del Consiglio decorata con una fontana in marmo che serviva, grazie all’acqua emessa dalle numerose bocchette, ad assorbire il fumo dei sigari e delle sigarette consumate nel corso delle riunioni.
Torino
La miniera di talco di Garida – Forno di Coazze
Antica Miniera visitabile con stivali o scarpe con soletta alta, munirsi di giacche impermeabili (tipo k-way) per via della temperatura interna che si aggira intorno ai 7-9ยฐ. La visita all’interno verrร effettuata dall’Associazione GECO di Coazze con guide esperte.
Torre Comunale
La Torre Comunale, alta circa 15 m, risale con ogni probabilitร al XV secolo, situata a ridosso della cinta muraria di cui sono affiorati frammenti durante i recenti lavori di restauro. Molto importanti le pitture venute alla luce al primo piano della torre: la loro datazione รจ incerta, pur potendo ipotizzare la loro realizzazione fra il Duecento e il Trecento.
Palazzo Grosso
Nel 1619 il duca Carlo Emanuele I di Savoia donรฒ alla sua favorita il castello di Riva con titolo marchionale. Lโedificio, incendiato dai Francesi nel 1692, rimase a lungo fatiscente e nel 1738 la ricostruzione venne affidata allโarchitetto Bernardo Vittone. Alla giovane contessa Faustina Grosso in Mazzetti di Montalero, che lo ereditรฒ nel 1778, si deve la ricca e originale decorazione interna, opera dei fratelli Torricelli, chiamati ad affrescare le magnifiche sale del piano nobile.
Bologna
Chiostro del Convento delle Clarisse
In occasione di Giornate FAI d’Autunno si assisterร ad una apertura straordinaria del Chiostro del Convento delle Clarisse che da circa venti anni non รจ piรน accessibile al pubblico. Lo scopo dell’apertura รจ quello di suscitare attenzione verso un luogo speciale, di fascino sia storico sia architettonico e di stimolare interesse verso il suo recupero e restauro per utilizzarlo come spazio culturale e ricreativo.
Archivio e Casa Lyda Borelli
Casa Lyda Borelli, inaugurata il 28 ottobre 1931, nasce come casa di riposo per artisti su iniziativa di Adolfo Re Riccardi, noto impresario teatrale che insieme a un gruppo di artisti dร vita a una associazione di previdenza per artisti drammatici. Casa Lyda Borelli oltre a svolgere attivitร assistenziale detiene numerosi fondi archivistici di grande interesse in quanto rappresentativi dello spaccato di vita degli artisti italiani del XIX e XX secolo.
Roma
Parco Villa Gregoriana
In un folto bosco di alberi giganteschi, vestigia di costruzioni antiche, dirupi vertiginosi, verdi radure illuminate dal sole, sorge a Tivoli il Parco Villa Gregoriana, voluto da Papa Gregorio XVI per sistemare il vecchio letto del fiume Aniene, stravolto dalla rovinosa piena del 1826. Meta di viaggiatori, poeti, artisti, re e imperatori nel corso dei secoli, ma ridotto a uno stato di degrado e abbandono alla fine del ‘900, il Parco รจ stato riaperto al pubblico nel 2005 grazie al FAI.
Il Palazzaccio
Il Palazzo di Giustizia di Roma, sede della Corte Suprema di Cassazione, fu costruito tra il 1888 e il 1910 su progetto dellโarchitetto Calderini: questa magniloquente struttura, chiamata dai Romani โIl Palazzaccioโ, fu inaugurata lโ11 gennaio 1911. Le sue grandi dimensioni esprimono il progetto del Ministro Guardasigilli Giuseppe Zanardelli di realizzare un โmonumento di severa bellezza”. Molti furono gli artisti coinvolti nella realizzazione del programma decorativo, iconografico e simbolico: un โpopoloโ di statue accompagnato da arredi lignei, vetrate, apparati di illuminazione e da drappeggi.
Biblioteca Angelica
LโAngelica, la prima biblioteca pubblica in Italia dal ricchissimo patrimonio comprendente manoscritti latini, greci e orientali, incunaboli, cinquecentine, rarissime incisioni e carte geografiche; e il convento dellโOrdine agostiniano. In occasione delle Giornate FAI dโAutunno sarร possibile visitare gli ambienti dellโAvvocatura, per poi passare internamente nella Biblioteca.
Napoli
Lago d’Averno
Il luogo รจ uno dei siti piรน suggestivi del Comune di Pozzuoli e, per quanto ben noto e frequentato, รจ piรน una meta di passeggiate serali per i numerosi locali che vi sorgono, piuttosto che per il suo interesse storico-paesaggistico. La visita permetterร di immergersi in questi luoghi, interessanti sia dal punto di vista naturalistico, come anche storico e artistico, che per i miti che vi sono ambientati. Fra letture e momenti musicali, il percorso toccherร le rovine del cosiddetto “Tempio di Apollo”, includendo inoltre una tappa enogastronomica presso un’azienda vinicola locale.
Baia di Ieranto
La Baia di Ieranto, inserita nellโArea Marina Protetta di Punta Campanella, si divide in due aree: la Baia Grande e la Baia Piccola, separate da Punta Capitello. Percorrendo il sentiero che parte dall’abitato di Nerano, รจ possibile raggiungere la Torre, scendere fino alla spiaggia o visitare gli antichi edifici rurali, ovvero le strutture di pertinenza della cava restaurate dal FAI, che si affacciano sul mare, silenziosi testimoni di un passato di duro lavoro e fatica.
Lecce
Il Tempio di Tancredi
Il Monastero degli Olivetani si colloca sullโantica via Appia-Traiana che collegava Lecce e Brindisi. Il complesso benedettino, risalente al 1174, passa agli Olivetani nel 1494. Di particolare interesse sono i chiostri e lo straordinario pozzo a baldacchino cinquecentesco, simulacro del sacramento del battesimo. Adiacente al monastero vi รจ la Chiesa dei Ss. Niccolรฒ e Cataldo, splendido esempio di arte romanica, donata ai benedettini da Tancredi, conte di Lecce, nel 1180.ย
Abbazia di Santa Maria Cerrate
Scolpita tra XI e XII secolo nella bianca pietra leccese, la chiesa di Santa Maria di Cerrate รจ una pregevole testimonianza del Romanico pugliese, impreziosita da raffinati affreschi e da un portico duecentesco. La chiesa sorge al centro di una tipica masseria del Salento, un tempo monastero italo-greco, poi centro di produzione agricola specializzato nella lavorazione delle olive, che erano spremute nei tradizionali frantoi ipogei.