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L’arte contemporanea in mostra alla Fondazione Prada

Il 9 febbraio la Fondazione Prada inaugurerà, in contemporanea, due mostre: “Slight Agitation 2/4: Pamela Rosenkranz” e “Extinct in the Wild”

MILANO – Il 9 febbraio nella sede di Milano della Fondazione Prada saranno inaugurati, in contemporanea, due progetti: “Slight Agitation 2/4: Pamela Rosenkranz”, secondo capitolo del progetto espositivo composto da quattro commissioni site-specific che si susseguono all’interno della Cisterna ed “Extinct in the Wild”, a cura di Michael Wang, in esposizione fino al 9 aprile negli spazi della galleria Nord.

SLIGHT AGITATION – Ideato e curato dal Thought Council della Fondazione Prada, composto da Shumon Basar, Cédric Libert, Elvira Dyangani Ose e Dieter Roelstraete, “Slight Agitation 2/4” prosegue con una seconda fase realizzata da Pamela Rosenkranz. Il suo lavoro segue quello di Tobias Putrih, mentre Laura Lima e Gelitin (il collettivo austriaco attivo dal 1993) saranno gli autori delle due successive istallazioni. Il Thought Council, rielaborando il concetto di lègére agitation dello storico Fernand Braudel, ha dato vita a una contaminazione di interventi di artisti molto diversi fra loro (sia in termini teorici che pragmatici) chiamati a interferire e dialogare con il contesto spaziale e a imprimere con i loro lavori una nuova tensione creativa all’interno della sede di Milano. I quattro progetti hanno come scopo quello di coinvolgere lo spettatore sia a livello mentale che corporeo e a creare esperienze sensoriali e spaziali.

2/4: PAMELA ROSENKRANZ  – Il lavoro di Pamela Rosenkranz esplora le modalità attraverso le quali i processi fisici e biologici influenzano l’arte. Il titolo dell’esposizione, “Infection”, si basa sull’azione di un parassita attivo a livello neurologico, che colpirebbe circa il 30% della popolazione mondiale. Una maestosa montagna di sabbia è realizzata all’interno degli spazi della Cisterna, creando un confronto con la sua natura industriale. Il materiale naturale è intriso di una fragranza ottenuta da feromoni di gatto ricreati in laboratorio, capaci di attivare reazioni specifiche a livello biologico e di influenzare, in maniera subconscia, il movimento dei visitatori. Una luce verde RGB illumina dall’alto questa enorme massa e ne fa evaporare lentamente il profumo.

EXTINCT IN THE WILD – L’americano Michael Wang, ideatore di “Extinct in the Wild“, è stato uno dei tre vincitori ex-aequo (con Evelyn Simons e Adnan Yldiz) di “Curate Award”, concorso internazionale promosso dalla Fondazione Prada e da Qatar Museum. L’esposizione riunisce ed espone all’interno di un habitat artificiale varie specie di flora e fauna non più esistenti in natura. Wang ha concepito per gli spazi della galleria Nord una mostra costituita da tre strutture in vetro e alluminio con luci artificiali (per esporre specie estinte in natura) e da una selezione di fotografie, realizzate da Wang dal 2014 a oggi, che ritraggono diverse specie di flora e fauna e gli habitat originali in cui vivevano prima della loro estinzione in natura. Alcune specie, come il ginco (Ginkgo biloba), sono comuni nella coltivazione, altre, come la cicade blu (Encephalartos nubimontanus), sono tra le più rare del pianeta. Lo stramonio arboreo (Brugmansia suaveolens), invece, è una pianta erbacea a fiori bianchi scomparsa dalle foreste sudamericane a causa dell’estinzione delle specie animali che ne distribuivano i semi. Tuttavia, il valore religioso della pianta dovuto alle sue proprietà allucinogene ne ha assicurato la sopravvivenza nella coltivazione tradizionale.

 

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