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L’arte celebra i 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello

La Fam Gallery omaggia la peculiarità culturale della famiglia Pirandello, portando alla fruizione del pubblico gli aspetti meno noti dello scrittore

MILANO – Il mondo dell’arte rende omaggio all’illustre drammaturgo e scrittore Luigi Pirandello a 150 anni dalla sua nascita, la cui poliedrica carriera oggi rappresenta una perfetta sintesi tra letteratura e immagini, emozioni e atmosfere, parole e paesaggi. A partire da oggi 1 Luglio fino al 30 dello stesso mese, la FAM Gallery ospiterà un dialogo nel segno dell’arte tra Pirandello e suo figlio Fausto, uno degli autorevoli rappresentanti della Scuola Romana, attiva nella Capitale tra il 1928 e il 1945. La mostra intitolata I due Pirandello propone un dialogo per immagini tra padre e figlio, due artisti diversi per formazione, stili ed età.  Il delicato dialogo si intreccia poi con il lavoro del figlio Fausto Pirandello, l’artista di famiglia, del quale la FAM Gallery propone una collezione di piccoli tasselli realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, raffinati déjà vu dal lungo ciclo delle Bagnanti, tema ricorrente nella vena artistica dell’illustre esponente della Scuola Romana.

I DIPINTI DI FAMIGLIA – Prima di esplorare l’estro artistico del grande poeta, scrittore e drammaturgo grazie alla mostra a lui dedicata, sarà possibile scrutare l’intimo universo pirandelliano anche tra le mura dell’edificio in cui lo scrittore nacque, nel 1867. In occasione del 150esimo anniversario, riaprirà, la Casa Natale, che sorge in quella celebre contrada “presso ad un intricato bosco”, come scriveva lo stesso Pirandello. Tra i pezzi più importanti della mostra sarà esposto il biglietto battuto a macchina dallo scrittore il 9 novembre del 1934, nella sua casa di Roma, alla notizia della vittoria del Premio Nobel, con su scritta per 27 volte la parola Pagliacciate. Sempre all’interno della Casa Natale, la mostra Viaggio tra identità e memoria attraverso i dipinti della famiglia di Pirandello illustrerà, in esposizione permanente, la produzione pittorica dei Pirandello, dai paesaggi e gli interni, realizzati dai fratelli del drammaturgo, Giovanni e Innocenzo, ai ritratti della precoce e prolifica Rosolina, ispirati stilisticamente all’Ottocento e ai primi del Novecento.  La seconda esposizione storico-documentaria dal nome Luigi Pirandello. Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra, prende il titolo da un’autobiografia del drammaturgo, che non vide mai la luce, ma della quale si conservano alcune carte sciolte, unite a lettere, documenti, prime edizioni, che raccontano le diverse tappe della produzione letteraria dello scrittore.

PIRANDELLO IN SCATTI D’AUTORE – E’ anche la fotografia a voler celebrare i natali di uno dei più geniali autori della letteratura di tutti i tempi. A ottobre, a Villa Genuardi, sarà inaugurata la mostra Pirandello e Agrigento negli scatti dei maggiori fotografi tra ‘800 e ‘900. Percorsi culturali e storico-letterari nel centro storico agrigentino che affronterà il rapporto del Nobel con i “sublimi avanzi di Akragas”, l’antica città greca situata nell’attuale territorio di Agrigento.
D’altronde il legame viscerale tra il sarcastico interprete di un’esistenza  popolata da maschere e pupi con l’arte classica, è tutto racchiuso in quel cratere attico a figure nere scelto dallo scrittore per custodire le sue ceneri, traslate, secondo la volontà, da Roma verso il “gran mare africano”.

Photocredit: www.arte.it, Luigi Pirandello, Ritratto della moglie Antonietta, 1910, olio su tavola 15×22 cm

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