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La “riscoperta dell’America” da parte degli artisti italiani in mostra a Milano

Due percorsi espositivi complementari per approfondire come alcuni artisti italiani del Novecento hanno partecipato alla graduale internazionalizzazione del mondo dell'arte

MILANO – Le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York, raccontate in oltre 150 opere. E’ in programma fino al 17 settembre la mostra “NEW YORK NEW YORK – Arte Italiana: la riscoperta dell’America”, il percorso espositivo parte dal Museo del Novecento, con le opere di Depero e De Chirico degli anni Venti del Novecento, per terminare alle Gallerie d’Italia con le opere dei tardi anni Sessanta, da Consagra a Schifano. La mostra è curata da Francesco Tedeschi, con Francesca Pola e Federica Boragina, e promossa dal Comune di Milano – Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa.

PERCORSO ESPOSITIVO – Il percorso espositivo si snoda tra le due sedi museali e comprende oltre 150 opere, fondandosi, come afferma il curatore Francesco Tedeschi, “su una serie di fatti, incontri e occasioni che hanno dato all’arte italiana del Novecento l’opportunità di conseguire un’attenzione e una presenza internazionale utile a collocarla in posizione preminente nell’ambito della stessa idea di modernità”, centralità raggiunta “tramite una serie di legami di diverso genere con gli Stati Uniti d’America, e in particolare con l’ambiente e la città di New York, che diventa, non solo simbolicamente, il centro della cultura artistica del Novecento, a partire dagli anni dell’immediato secondo dopoguerra. Vengono però qui considerati anche episodi precedenti, che hanno contribuito a preparare il terreno per vicende che si sono chiaramente manifestate in seguito, anche per le diverse maturazioni delle situazioni storiche attraversate dai due paesi”.

RACCONTO ARTISTICO – Un racconto articolato e complesso che parte dagli anni Venti, quando Fortunato Depero, futurista di primo piano, si reca per un lungo soggiorno negli Stati Uniti (vi giunge nell’autunno del 1928 e vi si ferma circa due anni), diventando simbolicamente il punto di partenza dell’incontro con la realtà americana, fino al biennio 1967-68, quando Ugo Mulas pubblica New York: The New Art Scene (New York: arte e persone), il libro nel quale raccoglie le immagini scattate dal 1964 agli artisti americani di punta dell’epoca. Nello stesso periodo sono poi organizzate importati rassegne tra cui la grande mostra del 1949 dedicata all’arte italiana al Museum of Modern Art di New York – la prima volta che il MoMA dedica un’esposizione di grande rilievo alla produzione artistica contemporanea di un paese –  e una doppia rassegna nel 1968 dedicata alla recente arte italiana al Jewish Museum of Art di New York.

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