MILANO – Il magico universo di Harry Potter ha ispirato un’infintà di mondi diversi, a partire dalla collezione di mobili universitari, alla moda geek fino ai tanti costumi di Halloween. Un mondo che ha attirato al suo interno bambini e anche adulti che hanno sempre sognato di poter studiare ad Hogwarts. Proprio per questo motivo un insegnante ha deciso di trasformare la sua aula in una parte del castello di Hogwarts, sorprendendo così i suoi alunni.
L’AULA – L’anno scolastico è iniziato da poco in modo del tutto sorprendente per gli alunni di una scuola di Hillsboro in Oregon. Kyle Hubler è l’insegnante di settimo e ottavo grado a Hillsboro che ha voluto trasformare la sua stanza nel magico mondo di Hogwarts. Non più la solita aula grigia e spenta con le cartine geografiche attaccate sulle pareti. Questa volta gli studenti si sono piacevolmente ed inaspettatamente ritrovati catapultati in un angolo fatto di gufi, boccette con pozioni magiche e libri di incantesimi. Ci sono volute 5 settimane questa estate, affinchè l’aula raggiungesse le aspettative attese dalla docente. Prima di addentrasi nell’aula, gli studenti dovrano percorrere prima la riproduzione del binario 9 3/4 che, una volta superato mette di fronte alla parete ricoperta di mattoni, candele in abbondanza, libri negli scaffali e scope appoggiate alle pareti. Il Cappello parlante può essere avvistato dalla sua scrivania e le bandiere della Casa sventolano sulle pareti. Una scacchiera e un set di palline di Quidditch poggiano su un tavolo oltre a una serie di bacchette inchiodate alla parete. Oltre a questi una serie di oggetti di scena e gadget che la Hubler ha acquistato e collezionato nel corso della sua vita, da vera fan di Harry Potter quale è.
L’INIZIATIVA – “Ho realizzato tutto questo relativamente a buon mercato con circa $ 300 a $ 400”, ha detto la Hubler ad Abc News. “Volevo solo mostrare ai miei alunni un piccolo aspetto della mia personalità per cominciare a colmare la distanza tra insegnante e studente. Non deve essere solo un rapporto unidirezionale in cui impartisco loro la mia conoscenza, ma possiamo anche essere connessi come esseri umani. Se questa iniziativa può ispirare anche altri insegnanti per rendere più divertente l’ambiente in cui gli studenti devono apprendere, non può che gratificarmi”. “Il fatto che anche altri studenti che non fanno parte della mia classe si incuriosiscono nel vedere ciò che ho realizzato, è la miglior sensazione che potessi avere”, continua a raccontare la Hubler. Chissà allora se un’iniziativa come questa può arrivare a stimolare anche la curiosità degli insegnanti nelle nostre scuole affinchè sempre più giovani studenti siano invogliati ad apprendere nel modo più stimolante possibile.
