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Jeff Koons, a Bilbao la mostra che celebra 40 anni di arte all’insegna del ”gioco della contraddizione”

Avvicinare l’arte al popolo, denunciare un consumismo sfrenato, raccontare le ingiustizie sociali nella speranza di colmarle. L’arte di Jeff Koons aspira a questo e, che sia un gioco o una provocazione, riesce sempre a far parlare di sé.
Jeff Koons, l’icona dello stile neo-pop arriva al museo d’arte contemporanea Guggenheim di Bilbao per una grande retrospettiva. Dal 9 giugno al 27 settembre oltre 100 opere ripercorrano i quarant’anni del suo iter artistico

 

MILANO – Avvicinare l’arte al popolo, denunciare un consumismo sfrenato, raccontare le ingiustizie sociali nella speranza di colmarle. L’arte di Jeff Koons aspira a questo e, che sia un gioco o una provocazione, riesce sempre a far parlare di sé. Il museo d’arte contemporanea Guggenheim di Bilbao, così, dedica al maestro del neo- pop una mostra che indaga le forme e le tematiche sviluppate nell’arco di quarant’anni da uno degli artisti contemporanei più quotati al mondo. La grande retrospettiva , che porta il suo nome, approda nel museo basco da martedì 9 giugno, dopo che è già transitata dal Whitney Museum of American Art di New York e dal Centre Pompidou di Parigi.

 

LE OPERE – Nella mostra, a cura di Scott Rothkopf, il pubblico potrà seguire le evoluzioni stilistiche dell’artista statunitense: dai lavori degli anni ’70 legati agli oggetti, come “Inflatable flowers” (1979) o “Teapot” (1979), a quelli del decennio successivo, in cui figurano numerose serie, tra cui “Equilibrium” sull’equilibrio personale e sociale, “Luxury and degradation” in cui affronta la pervasività dell’advertising, “Banality” in cui ritrae i personaggi famosi emblemi del contemporaneo, “Kiepenkerl” la prima installazione pensata per un luogo pubblico, “Made in heaven” in cui l’artista appare con in coppia con la Staller, come due moderni Adamo ed Eva.

 

L’ARTE DI KOONS – L’icona dello stile neo-pop, un po’ Andy Warhol e un po’ Marcel Duchamp, nonché ex marito di Ilona Staller, colori, le forme, il gusto kitsch, le tecniche, l’approccio ludico e i tantissimi materiali che caratterizzano le sue creazioni. Oltre 100 opere divise in varie sale ripercorrono la carriera di Koons nel mondo dell’arte: quattro decenni vissuti intensamente e restituiti in un percorso cronologico e tematico al tempo stesso, che parte dagli inizi per arrivare fino agli ultimi lavori. Come è stato osservato, Koons « mette a nudo il lato kitsch del nostro attaccamento all’oggetto… Egli afferma che la sua opera aspira a comunicare con le masse attraverso un vocabolario visivo estrapolato dalla pubblicità commerciale e dall’industria dell’intrattenimento, portando al limite estremo il confine tra linguaggio artistico e cultura popolare. »

 

JEFF KOONS – Artista statunitense noto soprattutto per le sue opere di gusto kitsch, che illustrano ironicamente l’american way of life e la sua tendenza al consumismo. Nel corso della propria carriera, Koons si è espresso attraverso l’utilizzo di un’ampia gamma di tecniche, come ad esempio scultura, pittura, installazioni e fotografia, e l’utilizzo di differenti materiali tra cui pigmenti, plastica, gonfiabili, marmo, metalli e porcellana. L’artista viene generalmente definito erede di Andy Warhol e continuatore della pop art. Altro autore a cui viene generalmente associato è Marcel Duchamp, del quale reinterpreta la tecnica del ready-made.

8 giugno 2015

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