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Alberto Savinio e il suo quadro “Poltromamma”

La sua produzione artistica è caratterizzata da una fusione di elementi onirici e mitologici, che lo collocano tra i principali esponenti dell'arte metafisica italiana. Analizziamo l'opera di Alberto Savinio.

“Poltromamma” è un’opera realizzata da Alberto Savinio nel 1950, che si distingue per la sua natura enigmatica e il suo stile metafisico. Alberto Savinio, pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico, è stato un artista, scrittore e compositore italiano, nonché fratello minore del celebre pittore metafisico Giorgio de Chirico. La sua produzione artistica è caratterizzata da una fusione di elementi onirici e mitologici, che lo collocano tra i principali esponenti dell’arte metafisica italiana.

Alberto Savinio e l’arte Metafisica

Analisi dell’Opera:

“Poltromamma” è un dipinto che rappresenta una figura femminile dalle forme stilizzate e alterate, simile a una poltrona, seduta accanto a una sedia vuota. La donna, o meglio, la “Poltromamma”, appare come una figura ibrida, che fonde elementi umani con quelli di un oggetto di arredamento. Questo gioco di trasformazioni e metamorfosi è tipico del linguaggio artistico di Savinio, che amava mescolare e confondere i confini tra realtà e immaginazione, tra umano e inanimato.

Il titolo dell’opera, “Poltromamma”, è già di per sé evocativo e ricco di significati simbolici. Il termine “poltromamma” suggerisce una fusione tra “poltrona” e “mamma”, due elementi che evocano rispettivamente comodità, stasi e affetto materno. La poltrona è infatti un oggetto che rappresenta il comfort, la stabilità, ma anche l’inerzia e la passività. L’idea di una “mamma-poltrona” può essere letta come una riflessione sull’immobilità e sull’assuefazione, quasi come se la figura materna fosse ridotta a un mero elemento d’arredo, statico e rassicurante, ma anche privo di dinamismo.

La figura seduta, che ha il volto non definito, quasi spersonalizzato, accentua ulteriormente questo senso di anonimato e di fusione con l’oggetto. La mancanza di una vera e propria identità riconoscibile può essere interpretata come una critica all’omologazione dei ruoli e all’annullamento della personalità nell’ambito familiare e sociale. Savinio, con questa immagine, sembra suggerire che il ruolo della madre, e in senso più ampio della donna, possa essere stato tradizionalmente confinato a una dimensione domestica, limitata e priva di movimento.

Il Contesto Artistico:

Alberto Savinio è noto per il suo interesse verso i miti e le leggende, che rielabora in chiave moderna e metafisica. La sua arte, così come la sua scrittura, è intrisa di simbolismo e di riferimenti culturali, spesso trattati con un approccio ironico e dissacrante. “Poltromamma” può essere vista come parte di questo più ampio discorso, dove l’artista riflette sulla condizione umana, utilizzando simboli e immagini che trascendono la loro apparenza per svelare verità più profonde e talvolta inquietanti.

In “Poltromamma” Alberto Savinio esplora anche il concetto di metamorfosi, un tema ricorrente nella sua opera e in quella del fratello Giorgio de Chirico. Tuttavia, mentre la metamorfosi in de Chirico assume spesso un tono solenne e misterioso, in Savinio essa si colora di un’ironia sottile e pungente, che invita lo spettatore a riflettere sul rapporto tra forma e sostanza, tra realtà e finzione.

La “Poltromamma” di Alberto Savinio può essere interpretata in diversi modi, a seconda della prospettiva da cui la si osserva. Da un lato, essa potrebbe rappresentare una critica alla società borghese e ai suoi valori, in cui la figura della madre è idealizzata e al tempo stesso confinata a un ruolo statico e funzionale. Dall’altro, potrebbe essere vista come una riflessione più generale sulla natura umana, sulla sua tendenza a cercare sicurezza e conforto in una vita ordinaria e priva di slanci creativi.

Il dipinto, con la sua strana fusione tra il familiare e il perturbante, mette in discussione le certezze dello spettatore, costringendolo a confrontarsi con l’assurdità e il paradosso. La “Poltromamma” diventa così un simbolo della condizione umana, divisa tra il desiderio di stabilità e la necessità di cambiare, di evolversi.

“Poltromamma” è un’opera che sintetizza molti degli elementi distintivi dell’arte di Alberto Savinio: l’uso del grottesco, l’ironia, il richiamo al mito e la riflessione sulla condizione umana. Attraverso l’immagine di questa figura ibrida, l’artista ci invita a riflettere su temi universali come l’identità, il ruolo sociale, e il rapporto tra forma e contenuto. Alberto Savinio, con la sua sensibilità e il suo genio creativo, riesce a trasformare un oggetto comune come una poltrona in un simbolo ricco di significati, dimostrando ancora una volta la sua capacità di vedere oltre l’apparenza delle cose.

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