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Il “meraviglioso mondo” di Escher in mostra a Treviso

Costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie interconnesse

MILANO – Dopo il grande successo della tappa romane e bolognese Escher tocca anche Treviso. Il rapporto prospettico, il duale tra infinito e infinito, costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie interconnesse, ovvero il meraviglioso mondo di fantasia dell’artista olandese che più di ogni altro trasforma l’ambiguità visiva in ambiguità di significato, che incanta con disegni e litografie che col passare del tempo hanno visto gli impieghi più disparati – come copertine di famosi long playing, (i 33 giri), scatole da regalo, francobolli, biglietti d’auguri e piastrelle -, per poi diventare vere e proprie opere d’arte.

LO STILE – La mostra ‘Escher’ vuole sottolineare l’attitudine di questo intellettuale – perché il termine artista, nell’accezione con cui siamo abituati ad usarlo, pare in parte inadeguato – a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco. Il percorso espositivo si articola in 6 sezioni che raccontano la sua passione per l’Italia – in La formazione: Escher, l’Italia e l’ispirazione Art Noveau -, l’ironia e il gioco – in Superfici riflettenti e metamorfiche -, la quotidianità – in Economia escheriana ed Eschermania -, le leggi scientifiche indagate e rappresentate da Escher – come nella sezione intitolata Metamorfosi -, le vicende e le passioni personali – in Dall’Alhambra alle tassellatura – e i diversi nodi tematici delle suo opere in Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio. Presenti i capolavori più noti e che rappresentano maggiormente il suo stile come Mano con sfera riflettente, Metamorfosi II, e Casa di scale (relatività).

LA MOSTRA – Lavori preziosi che occuperanno il Museo di Santa Caterina dal 31 ottobre 2015 al 3 aprile 2016. La mostra, Patrocinata dal Comune di Treviso, è prodotta e organizzata da Arthemisia Group grazie alla collaborazione con la M.C. Escher Foundation e curata da Marco Bussagli e da Federico Giudiceandrea.

 

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