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Il confronto tra l’opera di Cézanne e Morandi, in mostra a Parma

Dal 22 aprile al 10 settembre 2017, alla Fondazione Magnani-Rocca di Parma, in mostra “Cézanne e Morandi – La pittura è essenziale”.

MILANO – Da Mosca, in anteprima in Italia, alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Parma, una delle più famose opere di Paul Cézanne appartenente al celebre ciclo dei Bagnanti: “Baigneurs” del 1890-94. L’opera crea l’occasione per un riallestimento del piano superiore della Villa. Nelle tre sale sono infatti accostate le opere di due fra i più importanti e rivoluzionari artisti contemporanei: Paul Cézanne e Giorgio Morandi.

A CONFRONTO – La scelta di un confronto tra Cézanne e Morandi, da parte di Luigi Magnani, l’artefice della Fondazione, è da individuare nella loro particolare somiglianza, alla ricerca comune della meditazione sui paesaggi e l’analisi spaziale delle nature morte, caratterizzate da pochi e riconoscibili soggetti e da un attento scrutare dei lenti mutamenti della natura.
Cézanne, esploratore della struttura dell’immagine, parte dal paesaggio come studio delle forme ai suoi termini essenziali, eleggendo in particolare la frutta come alleata contro l’inesorabile intervento del tempo, modificatore per definizione. Magnani, che considerava il “mondo dei fenomeni, specchio di una verità più alta e segreta”, acquista del maestro francese diversi acquerelli, tecnica che esteticamente forse meglio racconta la fugacità fenomenica del tempo, nei segni dei luoghi amati e nella provvisorietà nelle nature morte.

ISPIRAZIONE – Attraverso i brevi tocchi abilmente studiati nella perfetta mescolanza di pigmenti e solventi, Cézanne costruisce un audace sistema prospettico che analizza gli oggetti da diversi punti di vista, tradotti nella celebre dichiarazione sulla necessità di “trattare la natura per mezzo del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva, in modo che ogni lato di un oggetto, di un piano, si orienti verso un punto centrale”. Tale ricerca spaziale non poteva essere indifferente a Morandi che inizia il suo percorso proprio sotto l’influenza cezanniana. Cézanne sarà il suo esempio costante, nell’uso dei toni contrastanti, nella predilezione per la strutturazione di spazi e masse, per la scelta della pittura dei luoghi familiari e di affezione.

L’OPERA – Entrambi restii a raffigurare personaggi umani, fanno solo alcune eccezioni: Morandi realizza pochi autoritratti e una veloce incursione sul tema classico delle bagnanti nel 1915; Cézanne rielabora un tema di inizio carriera e sviluppato poi sul finire della sua vita, inserendo figure semi-astratte nel paesaggio, nudi o semi-nudi sulle rive del fiume, noti come bagnanti, uno dei quali “Esquisse de Baigneuses”, datato 1900-1906, acquistato da Luigi Magnani.
L’opera di Cézanne del Museo Puskin rappresenta un nuovo idillio della contemporaneità, senza connotazione temporale. La solidità architettonica, evidente nell’opera proveniente da Mosca, si caratterizzerà di una potenza sempre più rivoluzionaria, sino alle ultime versioni delle bagnanti femminili, che hanno influenzato radicalmente i protagonisti delle avanguardie artistiche, tra cui il Cubismo, e della pittura di ricerca, Morandi incluso.

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