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“Il Bacio” di Rodin, la passione dell’amore scolpita nella pietra

Il Bacio di Rodin è un’opera che ancora oggi è capace di emozionarci perché esprime l’unione tra due corpi senza essere espliciti, nella loro pura essenzialità

Non solo molti gli artisti che sono riusciti con il loro scalpello a “fissare” nella pietra un’emozione così forte e travolgente come l’amore. Uno di questi però è sicuramente Auguste Rodin nel 1888 con il suo gruppo scultore Il Bacio (Le Baiser).

Il Bacio tra Paolo e Francesca

Il Bacio è ispirato all’episodio narrato nel V Canto de La Divina Commedia di Dante riguardante la vicenda di Paolo e Francesca, colpevoli di un amore che ne causa la morte e la dannazione, tema prediletto dai romantici. L’opera, infatti, era originariamente intitolata “Francesca da Rimini”. Essa avrebbe dovuto essere inserita nel battente sinistro de La porta dell’inferno, una scultura dedicata alla Divina Commedia di Dante commissionata dal governo francese a Rodin e rimasta incompiuta. L’artista decise poi di farla vivere in maniera indipendente in quanto la passione che esprimeva “Il Bacio” poco si integrava poco con la drammaticità della Porta.

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Sensualità ed abbandono all’amore

Nella versione finale de “Il Bacio”, Rodin mostra la coppia appena prima del bacio, nuda e seduta su una roccia. Il corpo di Paolo ha una postura trattenuta nel mentre lui lascia scivolare la mano sul suo bacino. La donna invece sembra completamente abbandonata al desiderio dall’amato, dispiega il suo corpo intorno a quello dell’amante. La volontà di Rodin ne “Il Bacio” di porre il corpo della donna in primo piano simboleggia l’insieme di istinti e sentimenti amorosi tipici della sensibilità femminile. L’opera ben rappresenta il tema dell’illusione della carne e della sensualità assoluta fatta di baci e abbracci appassionati. La lavorazione della roccia poco riquadrata, segnata dalle tracce di punta e di gradina, contrasta con la levigatura luminosa dei due corpi.

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Lo scandalo delle origini e l’emozione di oggi

Il Bacio, composizione triangolare fatta per essere vista da ogni lato, non ha per nulla una forma azzardata, ma rispecchia standard classici corrispondenti alle figure atletiche degli anni 1881-1882, molto influenzate da Michelangelo. La scultura fece scalpore nella Francia di fine Ottocento a causa della forte carica erotica innovativa e rivoluzionaria che la caratterizzava. Il Bacio è un’opera che ancora oggi è capace di emozionarci perché esprime l’unione tra due corpi senza essere espliciti, senza alcuna mania di protagonismo o esibizione fine a se stessa.

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