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I tappeti di Irma, colorati mosaici floreali per coprire le buche dei marciapiedi

Irina, una donna bielorussa sposata a un messinese e trapiantata nella città dello stretto, ha deciso di abbellire la sua città d'adozione coprendo le buche con festosi mosaici floreali, gratuitamente

Quello di Irina è l’esempio di quando l’animo sensibile e l’amore per la città dove vivi, ti fanno venir voglia di non startene con le mani in mano di fronte ai problemi e al degrado ogni giorno più evidente e ti fanno venire voglia di agire in prima persona. Era successo tempo fa a Roma.  Qui, l’attore Alessandro Gassman, dopo giornate di sciopero della società per la pulizia delle strade, aveva presso ramazza e paletta e aveva iniziato la pulizia del suo quartiere, invitando tutti i romani di buona volontà a fare altrettanto.
E’, in certo qual modo, il caso di Irina, una bielorussa che ha fatto di Messina la sua seconda patria e ha unito il senso del bello al senso civico. Irina, in arte Irma, ispirata dal suo amore per la Sicilia e dando seguito al suo animo artistico, ha iniziato a coprire le innumerevoli buche dei marciapiedi di un viale di Messina, decorandole con mosaici.

La storia dei mosaici di Irina

E’ Irina stessa che racconta la sua storia con molta semplicità e molta modestia sui social, spiegando così a tutti coloro che l’avevano contattata, di avere una vita molto intensa tra il suo lavoro di artista e la sua famiglia e di non avere tempo per le interviste.
Andando in giro per la città, si era resa conto dei tanti marciapiedi sconnessi dove molti continuavano ad inciampare e che davano un senso di generale decadimento alla città.
Dall’idea all’azione il passo è stato breve. Irina si mette all’opera. Inizia ad effettuare le prove sul terrazzo e nel cortile di casa. Mette a punto la tecnica del mosaico, per lei del tutto nuova e si attiva con il Comune per ottenerne il permesso, impresa non facile, sebbene lavori gratuitamente. Infine, si occupa del reperimento dei materiali: raccoglie mattonelle rotte o intere, prelevate da scarti di lavorazioni o fondi di magazzino o donate da amici, conoscenti o semplici cittadini grati per il suo lavoro.

 

 
 
 
 
 
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Il procedimento

Rilevate le misure della buca, dapprima disegna su un foglio l’immagine che intende creare, poi esegue la parte più faticosa, taglia le mattonelle, infine, incolla i pezzi su una rete di plastica. Scavata un po’ la buca e applicata una base di cemento, appone il suo mosaico avendo cura di portarlo al livello del marciapiede e vegliandolo per una buona mezz’ora affinché nessuno lo calpesti. Il tutto accompagnato da musica popolare siciliana, di cui non comprende le parole ma della quale si dichiara profondamente innamorata, e dai ringraziamenti dei messinesi.

Il risultato 

Quello di Irina è un lavoro sociale che assomma in sé la funzione di abbellimento, quella di manutenzione e ripristino del manto stradale nonché di riciclo di materiali che altrimenti sarebbero stati buttati via.
Irina ha un illustre precedente in Jim Bachor, street artist americano, che ha ugualmente fatto dei suoi mosaici delle meravigliose installazioni artistiche a copertura di buche stradali.
E’ un lavoro faticoso perché richiede che stia chinata a lungo, ma Irina è ripagata dall’effetto finale e dall’affetto dei suoi concittadini che spesso le tengono compagnia mentre lavora.

Speriamo che anche le istituzioni riconoscano il valore del suo lavoro e le manifestino una tangibile gratitudine.

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