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I Musei Vaticani e la Reggia di Monza celebrano Salvatore Fiume con due mostre

A cento anni dalla nascita Roma e Monza ricordano il celebre pittore siciliano con alcune iniziative speciali

MILANO – La mostra “La memoria del sacro” in programma fino al 12 marzo 2016, è una delle iniziative promosse dalla Fondazione Salvatore Fiume, in occasione delle celebrazioni del primo centenario della nascita di Salvatore Fiume.

UN ARTISTA COMPLETO – Salvatore Fiume (1915-1997) è stato un pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo italiano. A celebrarlo la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, che possiede un ricco nucleo di opere dell’artista. Tre sale ad una accurata selezione di opere, scelte per dare rilievo all’originalità con cui Fiume affrontò le iconografie sacre, grazie alla sua capacità di rivisitare la tradizione con sguardo moderno.

LA MOSTRA – La mostra sarà prevalentemente costituita da dipinti di soggetto religioso, tra cui Il trionfo della Chiesa, bozzetto del mosaico per la Basilica di Nazareth, del 1967, la grande Pesca miracolosa del 1977 e la Predicazione di San Paolo, donata dall’artista a Paolo VI per il suo ottantesimo compleanno. Un posto di rilievo verrà dato al dipinto Nigra sum sed formosa, opera che evidenzia l’istinto di Fiume a sperimentare e utilizzare materiali sempre nuovi. Tra i dipinti di soggetto profano spiccano invece il grande trittico Isola di Statue del 1950, che entusiasmò Gio Ponti alla Biennale di Venezia di quell’anno, e la Gioconda africana del 1974, ispirata alla Gioconda di Leonardo e dedicata a tutte le donne d’Africa, una terra che Fiume amava in modo particolare e che lo influenzò nella realizzazione di molte sue opere.

A MONZA – Tra le iniziative organizzate per il Centenario, si segnala quella in corso alla Reggia di Monza, dal titolo Salvatore Fiume: L’Italia dei miti (le grandi opere 1940-1950), che fino al 24 gennaio 2016 presenta 15 opere, di cui 11 dipinti e 4 bozzetti. L’esposizione, curata da Elena Pontiggia, propone i 10 dipinti del ciclo sulle Avventure, Sventure e Glorie dell’antica Umbria, affiancati dai relativi bozzetti e il grande dipinto Italia mitica (15m x 3m), eseguito da Fiume su commissione dell’architetto Gio Ponti per il transatlantico Giulio Cesare nel 1950, un anno prima che l’illustre architetto milanese gli affidasse la realizzazione della grande opera Le Leggende d’Italia (48m x 3m).

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