Glitch riunisce opere di artisti italiani delle ultime generazioni volte a esplorare le relazioni di linguaggio e contesto tra due diversi mondi: l’arte e il cinema. La mostra, a cura di Davide Giannella, andrà in scena al PAC di Milano dall’11 ottobre al 6 gennaio 2015
MILANO – Apertura serale per il PAC di Milano l’11 ottobre, in occasione della 10a Giornata del Contemporaneo, organizzata da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, di cui il Padiglione milanese è socio fondatore) per l’inaugurazione della mostra Glitch. Dopo il percorso che si snodava tra crimine e arte con ‘The crime is almost perfect‘, ecco ora una mostra che ci introduce in un mondo immaginario situato all’esatta intersezione tra tecnologia e arte, grazie al linguaggio più attuale in assoluto: quello dell’immagine in movimento.
IL GLITCH – Il titolo della mostra nasce nel mondo musicale, in quello dell’elettronica: il glitch è una distorsione, un’interferenza non prevista all’interno di una riproduzione audio o video, un’onda breve e improvvisa che dura un istante e poi si stabilizza. Un momento inatteso che può rivelarsi qualcosa di nuovo e inusuale, come le opere in mostra (film, installazioni, fotografia e performance), realizzate da artisti italiani negli ultimi quindici anni, dal 2000 al 2014. La mostra è esplorata attraverso l’arte dello storytelling, mischiando elementi fondanti del cinema con spunti tratti dall’arte più recente, ma soprattutto creazione di miti e immaginari attraverso differenti linguaggi.
IL PERCORSO ESPOSITIVO – La mostra si sviluppa su tre piani principali, che si muovono intorno all’idea di opera filmica: quello cinematografico trasformerà il PAC in un multisala con un programma di film d’artista proiettati in veri e propri mini-cinema realizzati ad hoc per la mostra; quello delle installazioni conterrà opere in relazione con il linguaggio e l’immaginario cinematografico; quello performativo proporrà performance che sfondano la dimensione dello schermo, oppure creano relazioni multimediali o ancora analizzano e sottolineano, reinterpretandoli, elementi specifici del cinema.
I PROTAGONISTI – Dalle immagini evocative di Yuri Ancarani ai lavori partecipativi di Marinella Senatore; dalle icone hollywoodiane del Caligola di Francesco Vezzoli alla precarietà del quotidiano nel Totò Nudo di Diego Perrone; dalla compostezza radicale dei fratelli De Serio alle sperimentazioni del duo piacentino Invernomuto; dallo stravolgimento dei formati cinematografici nei Turbo Film del collettivo Alterazioni Video al contrasto tra archeologia e fiction documentato da Rä di Martino. Questi saranno sostanzialmente i protagonisti di Glitch.
29 settembre 2014
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