La Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta si prepara ad accogliere una nuova perla artistica: dal 20 dicembre, la mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle si è arricchita del pastello su carta Donna in abito da sera seduta all’interno di un locale (1890), un’opera firmata dal maestro ferrarese Giovanni Boldini. L’artista, unico italiano presente in questa prestigiosa esposizione, porta il suo inconfondibile stile nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Impressionismo.
La mostra, che ha già attirato oltre 5.000 visitatori in sole tre settimane dall’apertura, è curata da Vittorio Sgarbi e prodotta dalla società Navigare Srl. Con il nuovo arrivo, il percorso espositivo – composto da 69 opere tra dipinti, disegni, incisioni e sculture – guadagna ulteriore prestigio, offrendo ai visitatori uno sguardo più ampio sull’evoluzione del movimento impressionista e sulle sue ramificazioni postimpressioniste.
Un omaggio a Giovanni Boldini, l’italiano più vicino all’Impressionismo
Secondo Vittorio Sgarbi, Boldini rappresenta un ponte unico tra la tradizione artistica italiana e l’eleganza modernista della Parigi di fine Ottocento. “La nostra bella retrospettiva omaggia anche Boldini, fra gli italiani il più aderente alla verve postimpressionista, celebre per gli elegantissimi ritratti dedicati all’alta società dell’epoca, realizzati con quelle pennellate sognanti, vertiginose, riconoscibilissime, votate all’indagine psicologica e alla profondità simbolista. Un altro magistrale hommage alla vita, che trionfa sulle moine inscenate dalla forma”, ha dichiarato il curatore.
Il pastello Donna in abito da sera seduta all’interno di un locale, proveniente da una collezione privata italiana, è un perfetto esempio della produzione boldiniana dedicata al mondo femminile. Le protagoniste delle sue opere, spesso ritratte in contesti intimi e mondani, incarnano l’eleganza e il fascino della Belle Époque, rese con una tecnica che combina il dinamismo delle pennellate alla cura minuziosa del dettaglio. Questo tema, ricorrente nell’opera di Boldini, rivela la sua maestria nell’esprimere la psicologia e la bellezza delle sue modelle, catturate in pose raffinate e momenti di grazia.
La mostra
La mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle si divide in tre sezioni, ripercorrendo la nascita e l’evoluzione dell’Impressionismo: L’influenza della scuola di Barbizon, con artisti che hanno preparato il terreno per l’Impressionismo. Il cuore del movimento impressionista, con opere di grandi maestri che hanno rivoluzionato il concetto di luce, colore e composizione. L’eredità postimpressionista, che esplora come l’Impressionismo abbia aperto la strada a nuovi linguaggi artistici. La mostra rappresenta un evento unico nel panorama culturale partenopeo. È infatti l’unica esposizione in città dedicata al movimento artistico francese per i suoi 150 anni, un’occasione irripetibile per apprezzare l’evoluzione di uno dei capitoli più affascinanti della storia dell’arte.
Un successo prenatalizio per Napoli
L’esposizione, inaugurata poche settimane fa, ha già riscosso un grande successo, attirando visitatori e appassionati di arte sia dalla Campania che da altre regioni italiane. In un’atmosfera prenatalizia che vede Napoli al centro della scena culturale nazionale, l’arrivo dell’opera di Boldini aggiunge ulteriore lustro a un evento che celebra l’arte, la bellezza e l’innovazione.
Dal 20 dicembre, dunque, il pubblico ha l’opportunità di ammirare un ulteriore capolavoro, immerso in un contesto espositivo che racconta la nascita e l’evoluzione di un movimento artistico che ha segnato un’epoca, influenzando profondamente il modo di vedere il mondo e di rappresentarlo sulla tela.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte, che trasforma la Basilica della Pietrasanta in un vero e proprio scrigno delle meraviglie.
Chi è Giovanni Boldini
Giovanni Boldini (1842-1931) è stato un celebre pittore italiano, noto per i suoi raffinati ritratti dell’alta società europea durante la Belle Époque. Nato a Ferrara, si formò a Firenze, influenzato dai Macchiaioli, ma sviluppò presto uno stile personale. Stabilitosi a Parigi nel 1871, divenne il ritrattista preferito dell’aristocrazia e della borghesia, grazie alle sue pennellate rapide e dinamiche, capaci di cogliere eleganza, movimento e profondità psicologica.
Il suo stile fondeva tradizione e modernità, ispirandosi ai maestri rinascimentali e settecenteschi, ma con un linguaggio pittorico unico e innovativo. Le sue opere incarnano l’essenza della Belle Époque, con soggetti spesso femminili, rappresentati in pose sofisticate e seducenti.
Boldini trascorse gran parte della sua vita a Parigi, ricevendo riconoscimenti internazionali, e morì nel 1931. Oggi è considerato uno dei più grandi ritrattisti della storia, ammirato per la sua capacità di rappresentare con maestria l’eleganza e il dinamismo di un’epoca.