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Galleria degli Uffizi, protesta ambientalista nella Sala Botticelli

Stamani, un gruppo di ambientalisti ha organizzato una protesta nella Sala Botticelli della Galleria degli Uffizi, a Firenze. Protagonista la celebre “Primavera” di Sandro Botticelli.

Sono stati attimi concitati quelli di stamattina, nella Sala Botticelli della Galleria degli Uffizi, quando alcuni attivisti hanno organizzato una protesta ambientalista servendosi della celebre tela che raffigura la “Primavera” di Sandro Botticelli.  

La protesta ambientalista alla Galleria degli Uffizi

Come riportato nell’articolo del Corriere Fiorentino, questa mattina, 3 persone hanno avuto accesso alla Galleria degli Uffizi con regolare biglietto d’ingresso, hanno esposto uno striscione recante la scritta “Ultima generazione No Gas No Carbone” per poi incollarsi alla lastra di vetro che protegge la “Primavera” di Sandro Botticelli.

Si tratterebbe di due donne e un uomo, che sono successivamente stati allontanati dalle forze dell’ordine. Gli attivisti di Ultima Generazione, a cui fa capo il gruppo che ha protestato stamani alla Galleria degli Uffizi, hanno così commentato la decisione di organizzare un’attività di protesta proprio dinanzi alla celebre opera di Botticelli:

“Al giorno d’oggi è possibile vedere una Primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile. Abbiamo deciso di usare l’arte per trasmettere un messaggio d’allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale. Presto torneremo nei musei di Firenze, Venezia, Milano e Roma”.

L’intento delle attività organizzate da Ultima Generazione e di questo blitz nello specifico, che fortunatamente non ha causato danni alle opere esposte nel famoso museo fiorentino, è quindi quello di sensibilizzare la collettività sfruttando la forza mediatica dell’arte, cercando di dimostrare come il mondo stia cambiando – in peggio – a causa degli eccessi del consumismo.

La protesta alla Galleria degli Uffizi è solo la prima di quelle annunciate dal collettivo di attivisti per sensibilizzare la collettività sui temi del cambiamento climatico, dell’inquinamento e dello sfruttamento delle fonti di energia fossile.

La “Primavera” di Botticelli

La tavola posta al centro della protesta degli ambientalisti alla Galleria degli Uffizi è proprio una delle più celebri concepite dal genio di Sandro Botticelli, la “Primavera”.

Si tratta di un dipinto di grandi dimensioni (203×314 cm) realizzato con tempera grassa. Risalente al 1480 circa, la “Primavera” è stata commissionata a Sandro Botticelli inizialmente da Giuliano de’ Medici in occasione della nascita del figlio Giulio. In seguito alla morte di Giuliano nella Congiura dei Pazzi, l’opera sarebbe stata ripresa e completata come la conosciamo oggi per la Villa medicea di Castello su commissione di Lorenzo di Piefrancesco de’ Medici (1463-1503), cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico.

Le letture della “Primavera”

Ricca di significati nascosti, che la rendono ancora molto accattivante e misteriosa, la “Primavera” è una delle opere più iconiche del Rinascimento italiano, insieme alla “Nascita di Venere”, capolavoro creato dallo stesso artista.

Ospitata nella Sala Botticelli della Galleria degli Uffizi, la “Primavera” raffigura, sullo sfondo di un boschetto ombroso, 9 personaggi disposti armonicamente uno accanto all’altro e circondati da una rigogliosa vegetazione: aranci, arbusti e un prato fiorito accompagnano delicatamente la composizione.

Si è molto discusso sul significato della tavola, che si presta a vari piani di lettura così come accade per la maggior parte delle opere risalenti al periodo rinascimentale. Il primo livello di lettura è quello mitologico, a cui si può giungere ammirando superficialmente la “Primavera” e i personaggi raffigurati – tra cui compaiono Venere, le tre Grazie, il dio Mercurio, e infine Zefiro, Cloris e Flora -. Il secondo livello di lettura è quello filosofico, legato alla corrente del Neoplatonismo in voga nel Rinascimento.

Un terzo piano di lettura riguarda, infine, la sfera storico-dinastica, cui è possibile risalire grazie alla committenza dell’opera esposta alla Galleria degli Uffizi. Sono infatti molti a ritenere che Sandro Botticelli, sotto le sembianze di queste divinità e creature mitologiche, abbia voluto rappresentare l’allegoria del matrimonio tra Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e Semiramide Appiani.

photocredits: Livioandronico2013

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