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Galleria Borghese, un luogo d’arte immerso nel verde da visitare durante le feste

Fra i musei di Roma più apprezzati dai turisti internazionali, la Galleria Borghese è un luogo meraviglioso che, immerso nel verde, vi farà emozionare per la sua straordinarietà.

State trascorrendo questi giorni di festa in quel di Roma? C’è un museo splendido che spesso viene sottovalutato dai turisti italiani. Stiamo parlando della Galleria Borghese, racchiusa nell’omonima villa immersa nel verde di un bellissimo parco, che occupa una grande porzione di territorio proprio al centro della capitale.

Oltre alla collezione permanente, caratterizzata da compresenza di opere scultoree e pittoriche di grande valore artistico, in queste settimane la Galleria Borghese ospita delle interessanti iniziative adatte agli amanti di arte, storia e cultura.

Ve le raccontiamo in questo articolo.

Le opere più famose della Galleria Borghese

La collezione permanente della Galleria Borghese è importantissima per quantità e qualità. Fra le opere presenti ci sono alcune delle più significative al mondo, basti pensare alle stupefacenti sculture berniniana che raffigurano il Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne.

apollo e dafne
“Apollo e Dafne” di Gian Lorenzo Bernini (1622)

Oltre alle sculture del Bernini, meravigliose testimonianze di quanto un materiale statico come il marmo – e la pietra in generale – possa diventare dinamico e leggero grazie al lavoro di un vero artista, alla Galleria Borghese potrete ammirare anche le sculture di Antonio Canova, fra cui spicca il ritratto di Paolina Borghese.

Ma non è tutto: troverete anche una nutrita sezione dedicata alla pittura.

Fra i lavori più importanti e interessanti, vi imbatterete nell’Amor sacro e amor profano di Tiziano, in alcuni dipinti di Rubens, del Correggio e di Raffaello, ma anche in diverse tele di Caravaggio, come Davide con la testa di Golia, San Girolamo scrivente Ragazzo con canestro di frutta. 

Le iniziative in corso alla Galleria Borghese

C’era una volta“, l’iniziativa gratuita alla scoperta delle volte della Galleria Borghese

“C’era una volta” è un percorso di approfondimento condotto dal personale del museo e dedicato al ciclo delle volte dipinte che, inaugurato lo scorso 15 dicembre, sarà disponibile sino al 9 febbraio 2024.

L’iniziativa nasce per valorizzare lo straordinario lavoro di riqualificazione della villa promosso dal Principe Marcantonio IV Borghese alla fine del Settecento (1770-1800).

Un lavoro straordinario, poco conosciuto,  che vide una radicale ristrutturazione dell’edificio e l’aggiornamento della decorazione interna.

L’incarico fu affidato all’architetto Antonio Asprucci (1723-1808), di grande fama e talento, uno dei primi ad introdurre a Roma il Neoclassicismo come stile architettonico. Asprucci, che si avvalse della collaborazione di una rinomata equipe di artisti italiani e stranieri, tra cui Gavin Hamilton, Tommaso Conca, Mariano Rossi, il quadraturista Giova Battista Marchetti e altri, concepì le superfici degli ambienti come scenari per i marmi antichi e moderni già presenti nell’edificio.

Le pareti si rivestirono di policromie a stucco marmoreo, i bellissimi camini seicenteschi furono sostituiti con altri detti “alla francese”, addossati al muro e ornati di materiali preziosi, e le volte furono scompartite da eleganti quadrature architettoniche, con preziose cornici a stucco e al centro quadri il cui soggetto era in stretto dialogo con il capolavoro posto al centro. Tutto il ciclo decorativo delle volte assumeva un carattere descrittivo, destinato all’ospite della Villa Pinciana, e volto ad esaltare la famiglia Borghese e le antiche origini.

L’iniziativa è gratuita e la prenotazione è obbligatoria chiamando il numero della Galleria Borghese. Il percorso dura circa 40 minuti e prevede la visita delle sale I, II e III. L’ingresso al museo non dà diritto alla visita delle altre sale.

“Il tocco di Pigmalione”, la suggestiva mostra alla scoperta di Rubens

Con la mostra “Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma”, la Galleria Borghese inaugura la seconda tappa di RUBENS! La nascita di una pittura europea, un grande progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Te e Palazzo Ducale di Mantova che racconta i rapporti tra la cultura italiana e l’Europa attraverso gli occhi del Maestro della pittura barocca, e si inserisce anche in una più ampia ricerca della Galleria Borghese dedicata ai momenti in cui Roma è stata, all’inizio del Seicento, una città cosmopolita.

Con oltre 50 opere provenienti dai più importanti musei al mondo – tra cui il British Museum, il Louvre, il Met, la Morgan Library, la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Prado, il Rijksmusem di Amsterdam, solo per citare alcuni – la mostra è divisa in 8 sezioni.

“Il tocco di Pigmalione” sottolinea il contributo straordinario di Rubens, alle soglie del Barocco, a una nuova concezione dell’antico e dei concetti di naturale e di imitazione, mettendo a fuoco la novità dirompente del suo stile e come lo studio dei modelli costituisca un’ulteriore possibilità per un nuovo mondo di immagini.

La mostra della Galleria Borghese cerca di illuminare il controverso rapporto fra i capolavori berniniani e il naturalismo rubensiano, così come lo furono altre sculture giovanili dell’artista, come la Carità vaticana nella Tomba di Urbano VIII, già giudicata dai viaggiatori europei del tardo Settecento ‘una balia fiamminga’.

Credits: Galleria Borghese

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