MILANO – Venezia rende omaggio alla fotografia di Willy Ronis, il fotografo francese (1910-2009) dallo scatto vintage. L’evento sarà ospitato dalla Casa dei Tre Oci di Venezia e presenterà una serie di scatti del periodo 1934-1998.
La mostra
Si tratta della più grande retrospettiva sul fotografo mai tenuta in Italia e presenterà in totale 120 immagini vintage accanto a immagini dedicate a Venezia, documenti, libri e lettere. Curata da da Matthieu Rivallin e coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, la mostra partirà il 6 settembre e si concluderà il 6 gennaio 2019.
La fotografia-racconto
È uno degli interpreti della fotografia del Novecento e uno degli esponenti della corrente umanista francese. Al centro dei suoi scatti la condizione umana e la semplicità. La vita di tutti i giorni, le persone e la loro umiltà sono i protagonisti dei suoi scatti, fonte di un significato esistenziale universale. L’obiettivo di Ronis è quello di creare dei mini-racconti che partono dai personaggi e dalle situazioni della strada. In questo modo la sua attività fotografica riesce a catturare la realtà e osservare la fraternità dei popoli. “I suoi scatti e i suoi testi raccontano un artista desideroso prima di tutto di esplorare il mondo, spiandolo in segreto, aspettando pazientemente che esso gli sveli i suoi misteri. Ai suoi occhi è più importante ricevere le immagini che andarle a cercare, assorbire il mondo esteriore piuttosto che coglierlo e, da qui, costruire la sua storia.”