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Fondation Cartier, compie 30 anni la casa dell’arte

Il 20 ottobre 1984 Cartier ha creato la Fondation Cartier, un'iniziativa creativa pionieristica per l'arte contemporanea. Situata a Parigi in un edificio in vetro e acciaio progettato da Jean Nouvel, si occupa da 30 anni di promuovere lโ€™arte contemporanea...

La Fondazione Cartier festeggia 30 anni e rende omaggio a tutti i suoi artisti con la mostra Mémoires Vives

MILANO – Il 20 ottobre 1984 Cartier ha creato la Fondation Cartier, un’iniziativa creativa pionieristica per l’arte contemporanea. Situata a Parigi in un edificio in vetro e acciaio progettato da Jean Nouvel, si occupa da 30 anni di promuovere l’arte contemporanea in Europa e in tutto il mondo. Quest’anno, per celebrare il lungo sodalizio con i suoi artisti, la Fondazione ha organizzato la mostra Mémoires Vives.

LA FONDAZIONE – Dall’anno della sua nascita, la Fondation Cartier si è sempre dedicata alla promozione e alla sensibilizzazione del pubblico verso l’arte contemporanea, fungendo da trampolino di lancio per artisti emergenti che esponevano per la prima volta, o per quelli che fino ad allora erano sconosciuti in Europa, aiutando molti di loro ad ottenere il riconoscimento internazionale. Nel 2002 ad esempio, ha proposto delle mostre dedicate agli artisti giapponesi, una su tutte quella intitolata ‘Kaikai Kiki’, la prima grande personale in Europa del pittore neo-pop Takashi Murakami. Kaikai Kiki è l’art factory di Murakami. Tre anni più tardi, sempre sulla scia dello scouting artistico, la Fondazione ha introdotto il pubblico francese al lavoro di Ron Mueck, artista australiano, oggi celebre per le sue giganti sculture iper-realistiche di esseri umani. Anche nel campo della fotografia, la Fondation Cartier ha dato il suo contributo esponendo per la prima volta in Francia le opere di Francesca Woodman (1998) e di Alair Gomes (2001), oggi universalmente acclamati.

LA MOSTRA – Per celebrare i 30 anni di attività e per rendere omaggio a tutti gli artisti che la Fondazione Cartier ha ospitato dal 1984 ad oggi, cioè più di 350, dal 10 maggio fino ad ottobre, sarà possibile visitare la mostra ‘Mémoires Vives‘: uno sguardo a 360° sull’arte, passando dalla fotografia alla pittura, dall’installazione alle performance, dal cinema alla musica, tutto rigorosamente work in progress.
Si parte con Takeshi Kitano, Marc Newson e Ron Mueck, Alessandro Mendini e Sarah Sze, Nobuyoshi Araki e Jean Paul Raynaud; Cai Guo-Qiang, Moebius, Issey Miyake, César, Véio e Bodys Isek Kingelez & Chéri Samba. Per l’occasione David Lynch ha progettato un teatro-schermo gigante che trasmetterà una performance registrata durante il concerto dei Velvet Underground (con Lou Reed) del 1990 presso la stessa Fondazione.

21 maggio 2014

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