Sei qui: Home » Arte » Firenze, il direttore degli Uffizi Schmidt: “Ecco come trasformerò il Corridoio Vasariano”

Firenze, il direttore degli Uffizi Schmidt: “Ecco come trasformerò il Corridoio Vasariano”

Con una lettera il responsabile della Galleria fiorentina spiega le sue decisioni

MILANO – Il direttore degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt con una lettera aperta fa chiarezza sulle progetto di aprire il Corridoio Vasariano a un più vasto pubblico, e al conseguente riassetto delle collezioni. Le polemiche sulle modalità di accesso aveva turbato la direzione: “A causa di contratti stipulati in passato, e sui quali non posso intervenire a causa di obblighi legali, finora il Corridoio è stato accessibile prevalentemente tramite tour operators e compagnie di viaggio, a prezzi che vanno dai 45 euro in su a persona. Inoltre i tempi d’attesa sono molto lunghi, talvolta di alcune settimane; e il pubblico che telefona per le prenotazione negli spazi di tempo annualmente lasciati liberi per accessi diretti spesso trova tutto già occupato”.

IL NUOVO PIANO – Il nuovo progetto eliminerebbe i privilegi e offrirebbe la possibilità di passare attraverso il Corridoio Vasariano arrivando infine a Palazzo Pitti, con un biglietto separato da quello degli Uffizi e adeguato ai normali prezzi di accesso ai musei. Zaini e ombrelli saranno sempre banditi nel lasso di tempo del tour speciale, i turisti avranno modo di lasciare i loro bagagli in un apposito guardaroba. Il direttore ci tiene a precisare – e a tranquillizzare – anche per quanto riguarda la questione del traffico delle persone o del calpestio sul pavimento, che è identico a quello delle Gallerie,”nel lasso di tempo necessario a percorrere il Corridoio, lungo circa un chilometro, l’impatto dovuto al peso delle persone non sarà mai concentrato in un solo punto come invece accade, per esempio, nella Sala di Botticelli della Galleria degli Uffizi, dove i gruppi si affollano e stazionano a lungo”.

LA DECISIONE – La decisione era stata annunciata negli scorsi giorni ma oggi il direttore degli Uffizi lo ha ufficializzato con una lettera. Schmidt parla anche dello spostamento della collezione degli autoritratti che adesso sono esposti nel ‘Vasariano’: “La collezione iniziata dal cardinal Leopoldo dei Medici fu storicamente esposta all’interno degli Uffizi, nella famosa ‘Sala dei pittori’ dopo lo smantellamento ottocentesco, solo nel 1973 Luciano Berti la allestì nel Corridoio Vasariano. Quella attuale, dunque, non è una sede storica. Gli Uffizi invece sì”, ricordando che “nei tre quarti d’ora oggi dedicati al percorso guidato, la visita avviene pressoché di corsa e non c’è la possibilità di soffermarsi, se non soltanto su alcuni capolavori”, che in futuro potrebbero essere “ammirati con calma nelle sale delle Gallerie degli Uffizi che selezioneremo in seguito a una revisione dei percorsi”. Il direttore, inoltre, sottolinea le condizioni climatiche del Corridoio Vasariano “tutt’altro che ideali per ospitare dei dipinti su tela e su tavola. L’ambiente, totalmente esposto su tutti i lati e dotato di una copertura in incannucciato, è freddissimo d’inverno e molto caldo d’estate per via dell’esposizione ai venti e poi dell’irraggiamento solare”.

 

 

 

 

 

 

 

© Riproduzione Riservata