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Expo, Italia e Cina unite nell’arte con le ”Convergenze Parallele” di Regazzoni e Lu Zhiping

Procedimenti differenti, tecniche che parlano il linguaggio di tradizioni fra loro distanti, ma unite in un senso di comune e raffinata eleganza. Lโ€™Italia chiama la Cina per una mostra che mette a confronto le diverse anime della grafica...

MILANO – Procedimenti differenti, tecniche che parlano il linguaggio di tradizioni fra loro distanti, ma unite in un senso di comune e raffinata eleganza. Lโ€™Italia chiama la Cina per una mostra che mette a confronto le diverse anime della grafica: in scena al Palazzo della Permanente di Milano, dal 4 al 28 giugno, le Convergenze parallele che legano Domenica Regazzoni e Lu Zhiping. Un evento curato da Ivan Quaroni, presentato dalla galleria ARTESPRESSIONE di Milano e prodotto dalla Shanghai International Culture Association con il patrocinio di Expo 2015, Regione Lombardia, Comune di Milano e China Corporate United Pavilion โ€“ Expo 2015.

LA DINAMICA DEL SEGNO – Un centinaio le opere esposte, a tessere un dialogo tra la filosofia dellโ€™incisione propria della cultura occidentale e quella di tradizione invece orientale. Domenica Regazzoni, cresciuta artisticamente ย ย nel settore della grafica nello storico laboratorio di Giorgio Upiglio, insegue la felice dinamica del segno, in una rarefazione della figura che tende a emozioni dal sapore tattile, proponendo, grazie alla tecnica del monoprint, quelli che di fatto risultano come pezzi unici: quasi una contraddizione in termini dellโ€™idea di incisione come linguaggio del multiplo, preziosa e originale rielaborazione di unโ€™intera cultura.

INCISIONI D’AUTORE – Uno sguardo dal sapore archeologico รจ invece quello gettato da Lu Zhiping, artista ma anche apprezzato docente dโ€™accademia, figura che ama giocare con riferimenti alla cultura tradizionale e alle formule narrative proprie della Cina, scavando nel passato e al tempo stesso riscrivendo costantemente il presente. Le sue incisioni, fitte di elementi della mitologia e mitografia orientale, trattano la superficie della carta quasi si trattasse di un palinsesto, su cui sovrapporre continuamente figure e paesaggi, eroi e divinitร , in un sublime e controllatissimo caos visuale.

20 maggio 2015

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