Sei qui: Home » Arte » Emilia Romagna, i beni culturali simbolo della regione colpita dall’alluvione

Emilia Romagna, i beni culturali simbolo della regione colpita dall’alluvione

Il maltempo in Emilia Romagna ha causato notevoli danni alle città, alle strade, ai beni personali e a quelli culturali, Proprio a questi ultimi dedichiamo il nostro articolo, con cui vi raccontiamo alcuni dei luoghi simbolo della splendida regione.

La terribile alluvione che sta interessando l’Emilia Romagna non ha risparmiato il mondo della cultura. Si iniziano a contare i danni al patrimonio culturale, colpito soprattutto della zona di Ravenna ed, in particolare, a Faenza. Ed è proprio a questi luoghi e ai loro meravigliosi beni culturali che dedichiamo il nostro articolo, alla scoperta di musei unici nel loro genere, ricche biblioteche e splendide rocche testimonianze di un passato remoto ma ancora vivo nel territorio.

I beni culturali colpiti dal maltempo in Emilia Romagna

Il Mausoleo di Teodorico a Ravenna

Il Mausoleo di Teodorico è uno dei beni culturali più importanti dell’Emilia Romagna, ed anche la più celebre e importante costruzione funeraria realizzata dagli Ostrogoti in Italia, inserita dall’Unesco nella lista dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità.

Fatto costruire per volontà di Teodorico come propria sepoltura attorno al 520 d.C., il monumento mescola sapientemente ad alcune influenze orientali la tradizione costruttiva romana, soprattutto di alcuni mausolei, dando vita un monumento crocevia tra l’antico popolo romano e quello dei goti “invasori”.

Interamente realizzato in blocchi di pietra d’Aurisina messi in posa a secco, l’edificio si sviluppa su pianta centrale, articolandosi in due ordini sovrapposti, entrambi decagonali.

A ricoprire tutto una grande cupola monolitica dalle misure sorprendenti, senza eguali nel patrimonio architettonico antico e moderno (10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza), coronata da dodici anse con le iscrizioni dei nomi di otto Apostoli e quattro Evangelisti.

Il Mausoleo è fra i beni culturali dell’Emilia Romagna che ha subito danni a causa dell’anomala ondata di maltempo degli ultimi giorni.

La Biblioteca Manfrediana a Faenza

Fra i luoghi più colpiti dal maltempo in Emilia Romagna figura la città di Faenza, ricca di beni culturali che hanno subito danni e allagamenti. Fra questi, la Biblioteca Manfrediana, meravigliosa struttura nata in periodo napoleonico.

Le origini della Biblioteca di Faenza risalgono alle soppressioni napoleoniche delle case religiose e alle conseguenti confische avvenute a partire dal 1797. A questo primo nucleo si aggiunsero successivamente altri volumi con l’estensione all’ex Legazione delle Romagne della legge del Regno di Sardegna.

Da allora, la Biblioteca è stata rimaneggiata, curata e allestita con sempre più volumi, il cui nucleo più importante è rappresentato dai manoscritti faentini raccolti dai curatori del luogo nell’Ottocento. Fra cronache, corrispondenza, carteggi e memoriali, l’acquisizione di molti documenti legati al territorio ebbe risvolti fondamentali come il recupero delle carte della famiglia Laderchi e le carte dell’egittologo Francesco Salvolini.

Il MIC a Faenza

Restiamo a Faenza per parlarvi di un museo eccezionale, unico non solo in Emilia Romagna e in Italia, ma anche nel mondo, interamente dedicato all’arte della ceramica.

Il Museo Internazionale della Ceramica vanta la più importante raccolta al mondo dedicata alla ceramica e un vero polo culturale dedicato a questa materia. Il patrimonio consiste in oltre 60mila opere che vanno dai 4000 anni a.C. ai giorni nostri. Valore aggiunto sono il laboratorio di restauro, la biblioteca, gli archivi fotografici, i documentari e il laboratorio didattico. Dal 1938, ogni due anni, viene organizzato anche il Premio Faenza, un concorso dedicato all’espressioni d’arte contemporanee realizzate con la ceramica.

Il Museo Carlo Zauli a Faenza

E rimaniamo a Faenza anche per il Museo Carlo Zauli, un’eccellenza dell’Emilia Romagna nonché uno dei beni culturali che ha subito più danni a causa del maltempo di questi giorni.

Il Museo Carlo Zauli è un contenitore che dal 2002, attraverso le sue collezioni, e le diverse attività culturali, esplora e diffonde l’arte contemporanea in tutti i suoi linguaggi, con un’attenzione particolare alla ceramica, materiale della tradizione locale.

Si trova infatti a Faenza, in pieno centro storico, all’interno dei locali che furono dal 1949 di Carlo Zauli, uno dei più rappresentativi scultori del 900, di cui promuove il lavoro e la storia.

L’Abbazia di Santa Maria del Monte a Cesena

Anche Cesena è fra i territori più colpiti dal maltempo che sta investendo l’Emilia Romagna. Qui troviamo la meravigliosa Abbazia di Santa Maria del Monte, messa a dura prova dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni anche perché già soggetta da qualche tempo ad un importante cedimento del terreno.

Gli storici fanno risalire la nascita del primo nucleo del complesso architettonico del Monastero di Cesena tra il 1001 e il 1027. Nel 1318 l’Abate Ondedeo cedeva al Vescovo di Cesena la pieve di S.Maria in Montereale con il piccolo monastero annesso e faceva portare la statua della Madonna, ivi venerata, nella Basilica del Monte. Da quel momento la storia del Monastero di Cesena ha avuto una forte connotazione mariana oltre che benedettina, strettamente legata alla devozione del popolo di Romagna per la Madonna.

Dopo secoli di storia e cambiamenti epocali, il Monastero di Cesena si presenta ancora come luogo di accoglienza e d’incontro, un simbolo della città e dell’Emilia Romagna tutta.

La Rocca Estense di Lugo

La provincia di Ravenna, la più colpita dall’emergenza climatica che ha interessato l’Emilia Romagna, ha subito molti danni anche nella zona di Lugo, il cui simbolo principale è la Rocca Estense, seriamente danneggiata negli ultimi giorni.

La Rocca di Lugo venne assumendo un aspetto peculiare a metà fra il tipo quattrocentesco a pianta quadrangolare e il tipo tardo-cinquecentesco della fortezza bastionata.

Sui muri esterni della Rocca sono da notare le numerose lapidi, testimonianza di avvenimenti storici significativi e spesso tragici: due in onore di Giuseppe Garibaldi a nord, sotto l’antico balcone; una riguardante la fine del potere temporale pontificio (1859) sul bastione sud-ovest; una lapide in ricordo delle famiglie ebraiche lughesi deportat; una dedicata

© Riproduzione Riservata