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Édouard Manet, Olympia e la rivoluzione della pittura ottocentesca

Olympia è una delle opere più famose di Édouard Manet e il suo stile rivoluzionario segna una svolta nell’arte dell’epoca

Édouard Manet fu uno dei pittori più influenti del 1800. Nato a Parigi il 23 gennaio del 1832 e morto, sempre a Parigi, il 30 aprile del 1883. In occasione del suo anniversario abbiamo pensato di proporvi l’analisi di una delle sue opere più importanti, ovvero Olympia. Un quadro rivoluzionario che divise le opinioni durante l’esposizione al Salon di Parigi del 1865.

Olympia

Olympia

Manet dipinse Olympia nel 1863. L’opera, olio su tela, che oggi è conservata al Musee d’Orsay di Parigi, fu esposta per la prima al Salon del 1865 creando non poco disappunto. Il dipinto rappresenta una ragazza, una prostituta, nuda distesa su un letto con lo sguardo rivolto verso l’osservatore.

Le uniche cose che indossa sono gioielli e un paio di ciabattine gialle. Tra i capelli c’è un’orchidea rossa e il suo corpo rispecchia una postura rilassata, con una mano poggiata sulla coscia opposta. Di fianco a lei una donna di colore le mostra dei fiori avvolti nella carta bianca e, più in là, ai piedi del materasso, un gatto nero resta in posizione difensiva guardando nella stessa direzione della ragazza.

La rivoluzione del nudo femminile

Dipingendo Olympia, Édouard Manet propose una nuova interpretazione del nudo femminile, un genere tipico della tradizione pittorica occidentale, ma che, in questo caso, rappresenta in modo diretto e senza compromessi il vero significato del soggetto, spogliato di ogni idealizzazione. Olympia è rappresentata quindi nuda, sotto ogni aspetto ed interpretazione, con un atteggiamento fiero e distante.

La giovane dipinta è una prostituta, Olympia era un soprannome molto comune riservato alle cortigiane nell’Ottocento. L’artista si disfa delle allusioni e dei riferimenti mitologici e allegorici legati alle figure di nudo. Non c’è più Venere, ma una ragazza simbolo di carnalità. Troviamo inoltre il gatto nero, simbolo dal forte significato erotico e la donna di colore che, porgendo i fiori, simboleggia l’offerta del cliente.

Edouard Manet, l'innovatore della pittura dell'Ottocento

Edouard Manet, l’innovatore della pittura dell’Ottocento

Edouard Manet contribuì a rinnovare il linguaggio figurativo con opere come “Colazione sull’erba” e “Olympia” che tanto scandalizzarono i contemporanei

 

Édouard Manet

Édouard Manet nasce a Parigi il 23 Gennaio 1832. Nel collegio Rollin conosce Antonin Proust – con cui coltiverà un lungo rapporto di amicizia – decide di entrare in marina, ma fallisce l’esame di ammissione all’ Ecole navale per due volte. Inizia così a dedicarsi all’arte e nel 1850 entra nell’Atelier di Thomas Couture, dove rimarrà fino al 1856. Nel 1859 inizia a frequentare il Café Guerbois, dove conosce alcuni tra i più grandi esponenti culturali dell’epoca.

Nel 1881 riceve la medaglia di seconda classe con l’esposizione del Ritratto del signor Pertuiset e Ritratto di Henri Rochefort; nello stesso anno il suo amico Proust, nominato ministro delle belle arti, lo nomina cavaliere della Legion d’onore. Manet morirà il 30 Aprile del 1883.

Alice Turiani

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