Ritorna Domenicalmuseo, la preziosa iniziativa introdotta dal Ministero della Cultura che offre la possibilità di visitare gratuitamente musei e parchi archeologici statali la prima domenica del mese. Fra le tante città d’arte dove è possibile trovare appuntamenti interessanti grazie a Domenicalmuseo figura anche Siena.
Domenicalmuseo, in cosa consiste l’iniziativa
Domenicalmuseo è l’iniziativa introdotta dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini nel 2014, con l’intento di rendere le visite ai musei e ai luoghi della cultura più fruibili al grande pubblico.
Non ci si pensa mai troppo spesso, ma l’accesso alla cultura può essere economicamente proibitivo per chi è costretto a non eccedere con le spese. Un grande peccato, visto l’inestimabile valore dell’arte e della cultura.
Tutti dovrebbero avere il diritto di visitare una mostra, un museo o un parco archeologico. Tutti dovrebbero poter ammirare le meraviglie del nostro ricco patrimonio.
Ecco perché Domenicalmuseo, anche a distanza di dieci anni dalla sua introduzione, resta un appuntamento fisso che raccoglie ogni mese centinaia di migliaia di fruitori, iniziativa attesa da molti per scoprire di più sulle nostre splendide città.
Il Comunicato del Ministero della Cultura
La prima Domenicalmuseo dell’anno è stata annunciata sul sito del Ministero della Cultura facendo riferimento anche agli importanti numeri dello scorso dicembre:
Il 7 gennaio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.
A dicembre l’affluenza registrata è stata di 235.254 persone.
Tre luoghi da non perdere a Siena
Sul sito del Ministero della Cultura dedicato a Domenicalmuseo potrete visionare, regione per regione, tutti i luoghi aderenti all’iniziativa. Si tratta di musei, parchi archeologici e pinacoteche.
A Siena, le attrazioni da non lasciarsi sfuggire sono tre: l’Eremo di San Leonardo al Lago, il Museo Nazionale Etrusco e la Pinacoteca nazionale di Siena.
L’Eremo di San Leonardo al Lago
Questa prima meta senese è perfetta per chi vorrebbe approfittare di Domenicalmuseo per immergersi al contempo nella natura, nell’arte e nella storia del nostro paese.
Lungo uno dei percorsi della Via Francigena, fra boschi di lecci e di querce, in località Santa Colomba, sorge l’Eremo di San Leonardo al Lago, così ricordato negli antichi documenti per la presenza di un lago prosciugato nel XVIII secolo.
Le prime notizie certe che testimoniano la presenza di una comunità eremita risalgono all’anno 1112, ma la sua esistenza sembra risalire ad un’epoca precedente al XII secolo.
Nel 1239 l’eremo passò agli Agostiniani e nel 1250, con una bolla papale, fu unito a quello vicino e più noto di San Salvatore di Lecceto. La presenza di notevoli personalità religiose locali, tra cui il beato Agostino Novello, che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita e vi morì nel 1309, contribuì a trasformare San Leonardo in meta di pellegrinaggio.
All’interno di questo stupefacente luogo, troverete che il tempo sembra essersi fermato. Perdetevi fra i lecci e i preziosi affreschi. Vivrete un’esperienza unica.
Il Museo Nazionale Etrusco
A chi vuol dedicare la propria Domenicalmuseo alla storia e all’archeologia non possiamo che consigliare, a pochi chilometri di distanza da Siena, il prestigioso Museo Nazionale Etrusco di Chiusi che vanta un vastissimo allestimento fra cui spicca una ricca sezione romana.
Il Museo Etrusco di Chiusi nasce all’indomani dell’Unità d’Italia, nel 1871, per esporre i numerosi reperti restituiti dal territorio chiusino che per lungo tempo erano stati oggetto di depredazione. Nel 1963, con apposita legge, passò allo Stato assumendo il nome di Museo Nazionale Etrusco di Chiusi.
Al suo interno è esposta una ricca selezione di reperti ordinati secondo un criterio cronologico e topografico provenienti principalmente dalle raccolte di collezionisti chiusini e, in parte, da scavi archeologici.
L’allestimento inizia dalle prime attestazioni di frequentazione umana nell’area della città, databili all’età del Bronzo medio e finale (XIII-X secolo a.C.) e, attraverso le testimonianze dell’età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.), abbraccia il periodo etrusco con l’esposizione di rilievi, statue, ceramiche in bucchero e attiche, corredi tombali, urne e sarcofagi.
La Pinacoteca Nazionale di Siena
Infine, se volete dedicare la vostra Domenicalmuseo all’arte e, in particolar modo, alla pittura, la meta perfetta per voi in quel di Siena è proprio la Pinacoteca Nazionale, che ospita alcune fra le opere più importanti della storia del Trecento.