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Alberto Angela: “Non siamo soli. Le nostre antiche radici sono qui con noi”

Alberto Angela: "È come se tutte le generazioni passate fossero assieme a noi a combattere, suggerendoci il modo di comportarci"

Ieri sera, prima della messa in onda di “Stanotte Venezia“, Alberto Angela si è rivolto ai telespettatori, attraverso un video messaggio, per riflettere sull’emergenza Coronavirus. E, in particolare, su come la nostra storia millenaria sia, in questo momento, un faro per orientarci nella tempesta. Se per il mondo intero siamo diventati un modello da seguire, dice Alberto Angela, è perché stiamo mettendo in campo i nostri valori. Valori che ci hanno tramesso le generazioni precedenti, insieme a un immenso patrimonio artistico, e che noi, a nostra volta, dobbiamo assumerci il compito di tramandare ai posteri.

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Un viaggio con Alberto Angela alla scoperta della Venezia notturna

Questa sera su Rai1, Alberto Angela ci aspetta per un viaggio fra calli e campielli, alla scoperta del lato più affascinante di Venezia

I nostri valori sono il frutto della storia

“In Italia ogni meraviglia del nostro patrimonio è il frutto della genialità di tutte le generazioni che ci hanno preceduto. Assieme ai monumenti e ai capolavori ci hanno però lasciato anche tanti valori. E questi valori – ha aggiunto Alberto Angela – costituiscono oggi la nostra cultura. Nel nostro modo di vivere, di pensare, di scrivere, di amare, di vestire o di mangiare ci sono almeno 3000 anni di civiltà. E l’insieme di questi valori sta guidando oggi il nostro paese in questa emergenza, aiutandolo ad agire in un modo che serve persino da modello a tante altre nazioni. A tracciare questo percorso in un’emergenza senza precedenti nella storia, mi piace pensarlo, non siamo soli ma abbiamo accanto anche le generazioni passate, attraverso la cultura, fatta di loro insegnamenti e valori”.

La nostra generazione diventerà un esempio per le future

“E c’è una considerazione che trovo importante fare. Di fronte ai capolavori che ci hanno lasciato guardiamo spesso alle generazioni passate con tanta ammirazione. Ma tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che anche noi, come generazione, proprio nel modo in cui stiamo affrontando l’emergenza, lasceremo a chi verrà dopo un esempio, donando dei valori, esattamente come hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto. Valori importanti, come quelli che ci hanno tramandato i nostri nonni, i nostri padri, le nostre madri – continua Alberto Angela – che ora sono più colpiti dal dramma che viviamo. In questo, inoltre, c’è anche un passaggio, un collegamento tra il passato e il futuro. Un contatto, attraverso noi, tra le generazioni dei secoli passati e quelle che ancora devono nascere. E a fare la saldatura è la nostra cultura”.

Le nostre antiche radici ci rendono forti

In questo momento di emergenza queste antiche radici sono qui con noi. È come se tutte le generazioni passate fossero assieme a noi a combattere, suggerendoci il modo di comportarci e noi abbiamo ben 3mila anni di civiltà alle spalle, forse è questo che fa la differenza rispetto a tanti altri Paesi, non lo so. Io so solo che bisogna ancora stringere i denti per un po’. Poi lo sappiamo tutto finirà e allora -continua Alberto Angela – vi chiedo due cose: una volta che tutto sarà finito non dimenticate chi è in prima linea negli ospedali, tutte le persone coinvolte con uno spirito di sacrificio immenso. Non scordiamoci di chi non c’è più. E poi soprattutto, quando alla fine partirete per fare dei viaggi premiate l’Italia, aiutate chi vive di turismo come cooperative di ragazzi, guide, alberghi, ristoranti che stanno soffrendo tantissimo. In questo modo sosterrete anche il nostro patrimonio insieme a tutte le generazioni passate che stanno lottando idealmente insieme a noi”.

 

 

 
 
 
 
 
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