Oggi 17 ottobre apre a Palazzo Reale a Milano la straordinaria mostra Guggenheim La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso in programma sino al 1° marzo 2020. È la prima volta che questi capolavori arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, dopo la quale queste splendide opere ritorneranno a New York.
“In questa mostra si intrecciano una grande storia di collezionismo che ha attraversato tutto il ventesimo secolo, la volontà di un importante museo di New York che offre a Milano l’opportunità di ammirare i suoi capolavori senza attraversare l’oceano e l’impegno di Palazzo Reale nel proporre ogni anno una mostra in grado di raccontare le collezioni dei più prestigiosi musei di tutto il mondo – afferma l’assessore della Cultura Filippo del Corno – Una combinazione perfetta che arricchisce l’offerta culturale della città di Milano.”
I capolavori in mostra
La mostra presenta circa cinquanta capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e di membri delle avanguardie dei primi del Novecento, tra cui Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso.
Insieme alla magnifiche opere della collezione, la Guggenheim Foundation ha scelto di esporre altri lavori degli stessi celebri artisti o di altri grandi maestri, fra cui Henri Matisse, Paul Klee e Vasily’Kandinsky, per arricchire l’esposizione e mostrare la convergenza delle due collezioni.
Storia della collezione
La mostra racconta la straordinaria collezione che nel tempo Heinrich Thannhauser con il figlio Justin e la seconda moglie Hilde costruirono per poi donarla nel 1963 alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York. Queste opere straordinarie rendono omaggio al ruolo della famiglia Thannhauser nella difesa e nella promozione degli artisti di avanguardia europei durante oltre mezzo secolo.
“Dopo aver vissuto per cinquecento anni in Germania – aveva dichiarato Justin Thannhauser dopo aver perso i figli e la prima moglie – la mia famiglia è ora estinta. Per questo desidero donare la mia collezione”. Nel 1963 con questo gesto filantropico “l’opera di tutta la mia cita trova infine il suo significato”.