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Come mai Nikola Tesla è un illustre sconosciuto?

Nikola Tesla è stata senza dubbio una figura scomoda e come tale è anche il suo ricordo e la sua considerazione

Nikola Tesla è stata senza dubbio una figura scomoda e come tale è anche il suo ricordo e la sua considerazione. E’ stato pioniere della corrente alternata, per la cui accettazione ha dovuto vincere la Guerra delle Correnti contro Edison, inventore del telecomando e del radiocomando, preveggente del wireless e detentore di buona parte dei brevetti che hanno permesso la nascita della radio, anche se in Europa il titolo è strettamente legato a Marconi. Eppure Tesla è conosciuto più per il personaggio interpretato da David Bowie in “The Prestige” e alla serie tv “Sanctuary” che per la sua capacità di anticipare i tempi come nessuno prima, tanto da essere stato definito “l’uomo che ha inventato il XX secolo”. E’ stato il primo scienziato a parlare di fonti rinnovabili di energia e a sostenere che la scienza è una perversione se il suo scopo finale non è il miglioramento delle condizioni di vita degli esseri umani.

 

La mostra

Fino al 30 marzo, a Milano in via Ventura, zona Lambrate, è in corso la “Tesla Exhibition“, una mostra di straordinaria importanza e di innegabile valore, nata dalla collaborazione tra Venice Exhibition e il Museo Tesla di Belgrado, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Una mostra che racconta non solo la vita e le scoperte di Nikola Tesla, ma che permette di interagire con le invenzioni e sperimentare, attraverso il gioco, le leggi che regolano la fisica.

Il percorso della mostra è diviso in tre sezioni. La prima è dedicata all’infanzia di Tesla e alla sua educazione familiare: figlio di un sacerdote ortodosso, colto e stimato, tanto da aver ricevuto dall’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria una medaglia d’oro per un sermone di notevole profondità, e di un’inventrice di straordinaria intelligenza, che aveva costruito un macchinario per estrarre filo da cucito dalle fibre vegetali nonostante fosse analfabeta, Nikola cresce tra i libri della straordinaria biblioteca di casa. Nella seconda si racconta dei suoi anni universitari e della prima invenzione, avvenuta nel 1881 a Budapest e che riguardava un sistema di amplificazione, da alcuni considerato il primo altoparlante della storia. E la terza ripercorre gli anni trascorsi negli Stati Uniti, dal 1884 alla morte, anni legati alle sue scoperte e invenzioni più importanti, tra cui la Bobina di Tesla, di cui in mostra ci sono diversi esemplari, tra cui uno di 2 milioni di volt.

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Una curiosità

Alla scoperta del campo elettromagnetico invertito da correnti alternate e al motore a induzione da essa derivante è legato l’inizio della Seconda Rivoluzione Industriale, l’era dell’elettricità, successiva alla Prima, che riguarda la spoletta volante e il motore a vapore e precedente alla Terza, che riguarda l’era dell’informatica e delle telecomunicazioni, l’era contemporanea.

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Una dedica speciale

Giorni fa, uno dei più bravi scrittori italiani, Dario Voltolini, gli ha dedicato un ricordo al Circolo dei Lettori di Torino, partendo dalla differenza che esiste, se esiste, tra le parole “scoprire” e “inventare”, nell’ambito del Festival della Tecnologia.

 

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