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Claude Monet, 2 mostre per ammirare le opere dell’artista impressionista in Italia

Sapevi che in questo periodo ci sono due mostre in Italia che permettono di ammirare le opere di Claude Monet e degli Impressionisti? Scoprile con noi.

L’Impressionismo è una delle correnti pittoriche più amate dal pubblico. Se solo Claude Monet avesse vissuto tanto per scoprirlo, sarebbe rimasto allibito. Eh sì, perché la sua prima opera, oggi annoverata fra i massimi capolavori dell’arte mondiale, suscitò non poco sgomento in chi la osservò per la prima volta.

Oggi, le tele di Monet e dei suoi seguaci sono fra le più amate e ricercate dappertutto. A tal proposito, sapevi che anche in Italia in questo periodo è possibile ammirarne qualcuna? Vieni a scoprire con noi due tappe italiane dove è possibile ammirare questi capolavori assoluti.

Due tappe italiane per ammirare le tele di Claude Monet e degli Impressionisti

Impressionisti in Normandia”, al Museo degli Innocenti di Firenze

C’è una luce, in Normandia, che incanta e ipnotizza. Una luce mutevole, capace di trasformare il mare e il cielo in tele vive, che sembrano respirare.

È quella stessa luce che ha stregato Claude Monet, il “pittore della luce” per eccellenza, che oggi brilla tra le sale rinascimentali del Museo degli Innocenti di Firenze.

La mostra Impressionisti in Normandia, aperta fino al 4 maggio 2025, è un invito a viaggiare senza muoversi, a lasciarsi cullare da onde di colore e pennellate vibranti che raccontano il rapporto profondo tra gli impressionisti e la costa normanna.

In esposizione ci sono oltre 70 opere, prestiti eccezionali da collezioni pubbliche e private, firmate da maestri come Delacroix, Courbet, Boudin, Renoir, Caillebotte, ma soprattutto Monet.

Tra i dipinti più suggestivi spicca Fécamp (1881), in cui Monet cattura con intensità quasi mistica il riflesso dell’acqua e la brezza dell’Atlantico. È un paesaggio che pare vivo, mosso da un vento invisibile, e che ci restituisce la sensazione del tempo che scorre, ora lieve ora impetuoso.

La Normandia per Monet non è solo un luogo geografico: è un laboratorio di emozioni, una finestra sull’anima. I visitatori camminano lungo le pareti della mostra come se percorressero una scogliera battuta dal vento, o si fermassero su una spiaggia all’alba, tra silenzi e sussurri di mare.

Non è solo una rassegna di opere, ma un racconto visivo che unisce l’eleganza di Firenze all’anima selvaggia e malinconica del Nord francese.

Il percorso è arricchito da approfondimenti, fotografie d’epoca e installazioni che aiutano a immergersi nel mondo visivo degli impressionisti, ma lo fanno con leggerezza, accompagnando lo sguardo più che guidandolo.

 

Arte salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre”, al M9 di Mestre

C’è qualcosa di profondamente toccante nel vedere un’opera d’arte sopravvissuta alla guerra. Come se la tela avesse assorbito il silenzio delle macerie, il battito del tempo, e fosse tornata a parlare per dire: “Sono ancora qui”.

La mostra Arte salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre, visitabile all’M9 di Mestre fino al 31 agosto 2025, è un inno alla resistenza dell’arte, alla sua capacità di attraversare i secoli, le rovine, le paure.

Qui non troviamo solo bellezza: troviamo forza, memoria, rinascita. Le opere provengono dal Musée d’Art Moderne André Malraux di Le Havre, una città duramente colpita dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Molti capolavori, salvati in extremis o restaurati dopo la distruzione, sono oggi qui a raccontarci la loro seconda vita.

In questo viaggio emozionante, ancora una volta Claude Monet gioca un ruolo centrale. Le sue vedute marine, le scogliere e le marine normanne parlano di una natura potente ma fragile, come le opere stesse.

Guardare un paesaggio di Monet in questo contesto è un’esperienza particolare: non è solo ammirare un capolavoro, ma condividere la sua sopravvivenza. Le sue pennellate, leggere ma tenaci, sembrano dire che anche la bellezza ha una forza.

Tra le opere esposte si può ammirare il suo Port de Dieppe e altre marine che dialogano con le atmosfere del Nord, tra nebbie, luce diffusa e cieli inquieti.

Intorno, troviamo altri giganti dell’arte francese come Gauguin, Pissarro, Renoir, Braque. Tutti insieme, in un racconto visivo che attraversa l’impressionismo, il post-impressionismo e l’arte moderna, accomunati da un destino condiviso: essere sopravvissuti.

L’allestimento, immersivo e coinvolgente, unisce opere e documenti storici, immagini d’archivio, suoni e testimonianze. Non è una mostra da visitare in fretta, ma da vivere come si ascolta una storia importante, fatta di fragilità e speranza.

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