Sei qui: Home » Arte » “Circuiti di senso”, la mostra sensoriale dell’artista Tamara Repetto

“Circuiti di senso”, la mostra sensoriale dell’artista Tamara Repetto

Arriva la mostra "Circuiti di Senso": fino al 18 luglio 2024 le opere d'arte multisensoriali dell'artista Tamara Repetto in equilibrio tra natura, materia e invisibilità.

“Circuiti di Senso”: fino al 18 luglio 2024 in mostra le opere d’arte multisensoriali dell’artista Tamara Repetto in equilibrio tra natura, materia e invisibilità.

Nel rinnovato spazio meneghino del brand del design Gaggenau, il senso primordiale dell’olfatto è alla base del percorso artistico-esperienziale curato da Sabino Maria Frassà, direttore artistico del Cramum.

Filo conduttore è il senso primordiale dell’olfatto, protagonista di questo percorso artistico-esperienziale unico nel suo genere. “Tamara Repetto” spiega il curatore” ha trasformato il profumo in opera d’arte.

Combinando l’olfatto con la materia, crea un’arte multisensoriale e immersiva che diventa strumento per esplorare e far emergere la nostra interiorità più profonda e irrazionale, l’essenza di cui siamo fatti e che ci avvicina all’altro da sé.

La sua arte “maieutica” attiva un processo che ci aiuta a ricomporre tutti gli elementi che sperimentiamo nella nostra esistenza, così da ritrovarci infine più compresi, autentici e aperti agli altri in nuovi infiniti circuiti in cui l’invisibile è ora parte del nostro vivere.

Circuiti di senso

Circuiti di Senso di Tamara Repetto è una mostra coraggiosa, controtendenza, che combina non solo tutti i sensi, ma anche un nuovo ruolo del design e dell’arte come motori di cambiamento e non semplice decorazione. Gaggenau e Cramumabbracciano questa visione fluida e panteistica dell’esistenza: “siamo natura” e parte di un Tutto, un continuo in cui non ci sono distinzioni tra noi e gli altri, tra il vivere e l’abitare, tra l’arte e il design, tra un tavolo in pietra e un piano di cottura.

Sono undici le opere d’arte esposte che esplorano il rapporto tra natura, materia e invisibilità. Il tema centrale è l’olfatto unito all’invisibilità, protagonista di un percorso artistico-esperienziale unico.

Repetto ha trasformato il profumo in opera d’arte, combinando l’olfatto con la materia per creare un’arte multisensoriale e immersiva.

Le opere in mostra

Melancholia

Questa serie di opere nasce dopo le letture di Masanobu Fukuoka, botanico, filosofo e agricoltore giapponese, padre dell’agricoltura “del non fare”, che ha dedicato la sua vita all’agricoltura come cammino spirituale.

“L’uomo” spiega l’artista ”ha manomesso e alterato il sistema perfetto della natura anche attraverso l’agricoltura intensiva fatta di tecnologia e pesticidi, ma anche una“ semplice” aratura può impoverire il terreno. Terreno da noi dimenticato e bistrattato. Fukuoka mi ha sensibilizzata al suolo come ecosistema complesso, ricco di biodiversità, fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Melancholia è una visione concettuale dell’aratura, un’aratura verticale impossibile, dove il suolo è il protagonista assoluto. Opera fatta di intimità e introspezione, attraverso la quale lo spettatore può riconnettersi alla terra e ricomprenderne l’importanza, la bellezza, il canto e il silenzio e ricordarsi di essere natura”.

Tableau Pafumé

Superfici atemporali, costituite da saponette monouso da albergo, limpido riferimento alla purezza e in maniera appena più sottile, al transito e all’impermanenza dell’uomo. Correlativi di un nomadismo interiore e fisico.

Le saponette, accolgono delicate memorie del sottobosco, rametti di pino, radici e terra. Presenze minime ma che incidono la limpida superficie dei saponi, con la forza poetica di un haiku. Ma ecco in agguato un cortocircuito, nascosto dietro una forma delicatissima. Le saponette sono state disinnescate olfattivamente, inciampo imprevisto per lo spettatore pronto ad un esito scontato, idea brutale e polemica.

I Tableuax Parfumés si pongono come critica ad una società anosmica e de-odorata che preferisce mettere filtri e stordirsi con profumi sintetici pur di tenersi lontana dell’altra essenza: quella autentica e piena, di una realtà intrisa d’amore e di malattia, di dolore e di bellezza.

 Arboris

La deforestazione è un dei più grandi problemi ambientali della nostra epoca. L’impatto di questofenomeno sul nostro ecosistema è allarmante.

Aumento dell’effetto serra, cambiamenti climatici, rischio idrogeologico e minore biodiversità. Il valore delle foreste è enorme, ci forniscono ossigeno, risorse, cibo. Necessario proteggere gli alberi.

Ecco allora l’esigenza di creare un’opera, che potesse evocare quest’azione. La forma di un nido (culla e ventre protettivo) diventa simbolicamente l’azione di accudimento e di rispetto che l’uomo dovrebbe avere nei confronti delle foreste, nell’opera rappresentate da radici di alberi inserite dentro ampolle di vetro.

All’interno del nido è presente una piccola area olfattiva, contenente cialde olfattive, che opportunatamente stimolate da alcune ventole, dipanano un delicato profumo di sottobosco, fiori e resine.

Il fruitore dell’opera avrà così la possibilità di vivere in modo intimo e delicato il respiro olfattivo della natura. Le cialdeolfattive contenute nell’opera sono creazioni di Oikos Fragrances.

L’artista

Tamara Repetto nasce a Genova nel 1973, ho studiato all’Istituto d’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme e alla scuola Arte e Messaggio del Castello Sforzesco di Milano. Vive e lavora tra Voltaggio e Lussemburgo. Tamara Repetto si definisce un’artista “multiforme”.

Nel suo lavoro coesistono diversi aspetti: elementi olfatti, sonori e cinetici, la tecnologia, l’artigianato il disegno, l’installazione, la scultura e le tecniche miste.

Ama sovrapporre linguaggi diversi che diventano atti seduttivi per il pubblico, che interagisce con l’opera in modo intimo e intenso.

I suoi “congegni estetici” creano nuovi alfabeti espressivi, che hanno come filo conduttore tematiche legate alla natura, con la quale stabiliscono un dialogo che ha la funzione di sublimare, sottolineare e risvegliare il nostro senso di appartenenza al “sistema terra”.

La natura il suo laboratorio creativo.

Tra le ultime mostre ricordiamo nel 2021, Kyiv History Museum a Kiev, Ucraina; Cerrmodern Arts Center ad Ankara, Turchia; Tbilisi History Museum a Tbilisi, Georgia; Galleria Arti visive NBU a Tashkent, Uzbekistan; nel 2022, Biennale d’arte dell’Uzbekistan a Tashkent; Inside-Out Museum a Pechino, Cina; nel 2023,Art Museum del Sichuan Fine Arts Institute a Chongqing, Cina; Xi’an ArtMuseuma Xi’an, Cina

© Riproduzione Riservata