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Nuovo ritrovamento a Pompei, riemerge la “stanza delle meraviglie”

“Una stanza meravigliosa ed enigmatica, da studiare a fondo”, racconta il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Matteo Osanna

MILANO – La città di Pompei non cessa mai di rivelare i suoi tesori. Proprio oggi la notizia del ritrovamento di una nuova stanza, adibita a luogo di culto, con splendide decorazioni  naturalistiche.

La “stanza delle meraviglie”

Il grande altare dedicato al culto dei Lari è custodito da due serpenti, simbolo di prosperità e fortuna, e sulle pareti pavoni coloratissimi, fiere dorate che lottano con un cinghiale nero, e poi ancora cieli solcati dal volo degli uccelli, un pozzo e un uomo con la testa di un cane. Ciò che colpisce delle eleganti decorazioni che ricoprono le mura della “stanza delle meraviglie” è la vividezza dei colori e del tratto, rimasti intatti dal 79 d.C, quando la pioggia di cenere e lapilli ha seppellito per sempre la florida città di Pompei.

La stanza fa parte di una casa appartenente a uno scavo archeologico di inizio Novecento, ed è quasi sicuramente un luogo di culto, come dimostra la presenza del larario e dell’anfora di terracotta appoggiata al muro, ancora colma dei resti delle offerte bruciate quasi duemila anni fa. Rimane ignoto il nome del proprietario della splendida abitazione, ma non è escluso che nei prossimi mesi ulteriori ritrovamenti possano gettare luce sulla vicenda, quando verranno liberate dalle ceneri le due stanze adiacenti.

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