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Palermo Capitale della Cultura 2018, le bellezze da scoprire

Il giornalista e scrittore palermitano Giuseppe Di Piazza ci spiega quali sono le ricchezze a livello culturale della città di Palermo e perchè un turista non dovrebbe perdere l'occasione di scoprirle

MILANO – Una scelta giusta, forse un pò tardiva. Commenta così la scelta di Palermo come Capitale Italiana della Cultura per il 2018 il giornalista e scrittore palermitano Giuseppe Di Piazza. Fiero delle bellezze della sua terra d’origine, Di Piazza ci spiega quali sono le ricchezze a livello culturale della città di Palermo e perchè un turista non dovrebbe perdere l’occasione di scoprire e visitare le meraviglie che questa terra è capace di offrire.

“Il livello della città, la sua ricchezza, la pienezza delle esperienze che un visitatore può fare in una città come Palermo, forse avrebbe meritato uan scelta come capitale europea. Onestamente, la nostra città è una sorta di museo interdisciplinare a cielo aperto.

Cosa si può valorizzare? Come già l’Unesco ha fatto, è possibile valorizzare tutto il percorso arabo-normanno, forse la parte più evidente. Ma esiste anche una Palermo barocca, meravigliosa, ed una Palermo rovinata, altrettanto meravigliosa da vedere, in cui è possibile rintracciare la storia di tanti secoli.

C’è una Palermo ottocentesca altrettanto affascinante, c’è anche la Palermo devastata dal “sacco” mafioso, dalle costruzioni degli anni ’60 e ’70. Per fortuna, nel progetto bellissimo presentato dal Comune e dagli altri enti, si valorizza una ricchezza che è di territorio globale, che va dalla bellezza dei nostri teatri, pensiamo solo al Teatro Massimo, al Politeama e al Biondo, oppure ai musei di grandissima ricchezza, alle costruzioni, in stile arabo-normanno, dal Castello della Zisa a San Giovanni degli Eremiti.

Un insieme di cose che un visitatore che volesse comprendere che cos’è una cultura stratificata così ricca e così bella, a Palermo lo può capire”.

 

 

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