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Domenica 3 giugno, torna la #domenicalmuseo

Domenica 3 giugno tornano i musei aperti gratuitamente, grazie all'iniziativa #domenicalmuseo. Ecco alcuni luoghi da visitare

MILANO – Come ogni prima domenica del mese torna #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei e nelle aree archeologiche statali ogni prima domenica del mese. Ecco alcuni dei luoghi che è possibile visitare per l’occasione aperti al pubblico.

 

Parco archeologico di Ercolano

Ercolano è la città rimasta sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Gran parte della città rimane sepolta ancora oggi. Attualmente la gran parte del parco archeologico visitabile è caratterizzata da abitazioni private di età imperiale, con diversi impianti.

 

Pinacoteca nazionale di Bologna

La Pinacoteca nazionale offre la possibilità di conoscere la pittura emiliana dal XIII al XVIII secolo. Entrata a far parte delle più importanti raccolte d’arte europee, la pinacoteca nacque nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti e divenne museo autonomo nel 1882. All’interno sono presenti alcune opere di Giotto e di Lorenzo Veneziano, mentre relative al periodo più rinascimentale è possibile trovare dipinti di Perugino e di Raffaello a precedere i capolavori del Parmigianino e di Tiziano.

 

Terme di Caracalla

Le Terme di Caracalla sono uno dei più grandi complessi termali dell’antichità, furono costruite nella parte meridionale della città per iniziativa di Caracalla, che dedicò l’edificio centrale nel 216 d.C. La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”. Le terme non erano, come le possiamo considerare noi oggi, solo un edificio per rigenerare il corpo, ma anche un posto dove passeggiare e studiare.

 

Museo del Cenacolo Vinciano

Leonardo ha dipinto l’Ultima Cena tra il 1494 al 1497 e ha voluto sperimentare un metodo nuovo che gli permettesse di lavorare sull’intonaco asciutto per poter in più riprese completare il lavoro. Purtroppo gli studi non furono troppo precisi e la pittura cominciò a deteriorarsi. Da anni si stanno restaurando i colori, tentando di salvare l’opera.

 

 

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