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Copenhagen, vandalizzata la statua della sirenetta: “Pesce razzista”

La furia iconoclasta si abbatte anche sulla Sirenetta di Copenhagen, simbolo della capitale, ispirata al racconto di Hans Andersen

“Racist fish”, pesce razzista. È questa la scritta apparsa sulla statua della Sirenetta nel porto di Copenaghen. Un atto che sembrerebbe legato alla furia iconoclasta seguita all’assassinio di George Floyd. Il personaggio, nato dalla penna dello scrittore Hans Christian Andersen, è stato preso di mira da un blitz non ancora rivendicato. Intervistata dalla tv danese, l’esperta dell’opera di Andersen, Ane Grum-Schwensen, ha spiegato che la storia della Sirenetta non contiene allusioni razziste.

Il dibattito

Diversa invece la questione per quanto riguarda il film d’animazione Disney uscito nel 1989, al centro di controversie per via della sequenza della canzone “In fondo al mar”, all’interno della quale appare un pesce nero che ha le sembianze dell’immagine stereotipata degli afroamericani. Recentemente la Disney ha annunciato il live action tratto dal film d’animazione che avrà come protagonista la giovane cantante e attrice afro-americana Halle Bailey, una scelta che ha fatto parecchio discutere generando polemiche sui social.

Atti vandalici

La statua è da tempo nel mirino di vandali, che l’hanno imbrattata e persino danneggiata, staccandole un braccio e rubandone la testa. A gennaio, la scritta “Free Hong Kong” era stata dipinta sempre sulla roccia, in riferimento al movimento di protesta pro-democrazia il governo centrale di Pechino. A giugno, la statua di un missionario danese che ha svolto un ruolo chiave nella colonizzazione della Groenlandia è stata imbrattata con vernice rossa e la parola “decolonizzare”.

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