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Banksy e il fascino della guerrilla art anonima

Il misterioso writer è un artista dei graffiti. Le sue opere sono famose in tutto il mondo

MILANO – Banksy è un artista che vive nell’anonimato. Le sue opere le possiamo ammirare ovunque, nelle maggiori città di tutto il mondo. Impossibile sbagliarsi, impossibile non notarle.

 

 

BANSKY – Brad Pitt ha detto di lui: “Fa tutto questo e resta anonimo. Penso che questo sia fantastico. Nei nostri giorni tutti tentano di essere famosi. Ma lui ha l’anonimato”. Di lui sappiamo che non dobbiamo conoscere nulla, a parte qualche dettaglio che negli anni è venuto fuori. È uno dei maggiori artisti della street art. Non sappiamo quale sia il suo nome ma si sa con certezza che è cresciuto a Bristol. I suoi lavori generalmente si rivolgono al sociale con sfondo satirico. L'”anonimo graffitaro” tratta argomenti come la politica, la cultura e l’etica. Non solo contenuti importanti ma uno stile preciso. La tecnica che preferisce per i suoi lavori è da sempre lo stencil. La sua guerrilla art lo ha reso famoso in tutto il mondo.

 

 

LA CARRIERA – Banksy iniziò la sua carriera di artista alla fine degli anni Ottanta nella crew “Bristol’s DryBreadZ” con il nome d’arte Kato e Tes. Nel 1998 organizzò l’enorme raduno di writers “Walls On Fire”, insieme ad altri. Londra è tappezzata dagli stencil di topi, i famosi Rats e da molte altre sue creazioniIl 22 agosto del 2015, Banksy inaugura a Weston-super-Mare (in Inghilterra) un personale parco dei divertimenti intitolato Dismaland, che, tra plausi e critiche viene chiuso dopo circa un mese.

 

Life Is Beautiful by Banksy

 

L’ATTIVITA’ ARTISTICA – Una delle particolarità che contraddistingue Banksy è la sua capacità di entrare nei musei di tutto il mondo e appendere le sue opere fra le altre.  Solitamente propone dei quadri dipinti in perfetto stile settecentesco, con l’aggiunta di alcuni particolari completamente anacronistici. Nell’agosto del 2005 Banksy ha realizzato dei murales sulla barriera al confine tra Cisgiordania e Israele. I murales sono caratterizzati da squarci nel muro realizzati con la tecnica del trompe-l’œil, per “vedere” cosa c’è dall’altra parte. Banksy  ha realizzato a Napoli, in Via Benedetto Croce, uno stencil che rappresentava una reinterpretazione dell’Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini, con però in mano delle patatine e un panino, simbolo del consumismo.

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