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Artoteca DiSe, la biblioteca dove è possibile noleggiare opere d’arte

La biblioteca dell’arte arriva in Piemonte. Inaugurata ieri la nuova artoteca di Domodossola dove prendere in prestito le opere d’arte.

Martedì 27 aprile è stata inaugurata a Domodossola la prima artoteca del Piemonte. Ospitata all’interno del collegio Mellerio Rosmini, l‘Artoteca Di-Se è un nuovo spazio dove sarà possibile noleggiare opere d’arte. Si tratta, quindi, di una sorta di biblioteca dell’arte.

L’Artoteca Di-Se

L’iniziativa è nata all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera Di-Se (Disegnare il territorio) che ha per capofila Amossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Asilo bianco. Artoteca debutta con trenta opere esposte nella mostra Herbaium Vagans che gli artisti hanno lasciato per essere prestate alla Comunità. Il progetto prevede il “prestito domestico” gratuito di opere originali. Le opere potranno restare sulle pareti delle case dei privati che le ospiteranno fino a due mesi, e saranno consegnate in una cornice originale. Ognuno potrà avere per sé un massimo di due opere contemporaneamente. I quadri sono esposti nell’ ex sala refettorio, che ospiterà oltre alle opere dell’artoteca anche una serie di mostre a partire dall’estate di quest’anno.

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Cos’è un’artoteca

La parola artoteca deriva dal latino ars, artis cioè arte e dal greco theke, luogo. L’artoteca è una struttura per la diffusione dell’arte contemporanea dotata di una collezione di opere d’arte originali (dipinti, sculture, ecc.), arricchite ogni anno e prestate gratuitamente a un vasto pubblico. Si tratta quindi di una biblioteca dell’arte dove è possibile visionare e prendere in prestito per un determinato lasso di tempo le opere esposte. L’obiettivo dell’artoteca è fare in modo che l’arte possa davvero essere per tutti e arrivare a tutti, gratuitamente, con una formula semplice che vuole diventare un’abitudine, una finestra sulla bellezza. Un nuovo modo allora di fruire l’arte e di permetterne la diffusione e promozione.

Il commento di Paolo Lampugnani

«L’idea – ha spiegato Paolo Lampugnani, presidente dell’associazione Musei dell’Ossola – è di portare l’arte nelle case e permettere a chi non si è mai avvicinato, per motivi diversi, di godere di importanti lavori di pittura e di illustrazione a casa propria. Inizialmente sono le opere raffiguranti erbe e fiori montani della mostra dello scorso anno, ringraziamo gli artisti che hanno messo a disposizione i loro lavori per cinque anni e l’Asilo Bianco,nostro partner che ha collaborato con noi per la ricerca degli artisti. La collezione è destinata a crescere, visto l’esito l’iniziativa proseguirà quest’anno e l’anno prossimo e inviteremo altri artisti a partecipare e a lasciare esposte loro opere da prestare».

 

 

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