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Antonello da Messina in mostra a Palermo

Il 14 dicembre è stata aperta al pubblico la mostra su Antonello da Messina a Palermo. Si potrà ammirare quasi la metà delle opere esistenti dell'artista

MILANO – A Cinquecentotrentanove anni dalla scomparsa di Antonello da Messina, a Palazzo Abatellis di Palermo una grande mostra riunisce quasi metà delle opere esistenti dell’artista messinese. La mostra è aperta al pubblico fino al 10 febbraio 2019.

Le opere

Riportare in Sicilia le opere di Antonello da Messina non è stato un compito semplice: infatti le opere sono state raccolte nel Tirreno, nell’Adriatico, al di là della Manica e al di là dell’Atlantico; inoltre a causa di terremoti e alluvioni molti documenti sono andati persi.

Giorgio Vasari in Vite parla di Antonello da Messina come colui che colui che aveva ricevuto il segreto della pittura a olio, mentre Jan Van Eyck  rimase ammaliato dalla grazia del giovane siciliano, che aveva sapientemente appreso quella tecnica di misture e infinite stesure di colore traslucido. Successivamente si persero tracce e documenti, si diffusero storie e leggende, fino al silenzio circa il nome dell’artista messinese.  Anni dopo, grazie al giovane appassionato di arte Giovan Battista Cavalcaselli, venne ricostruito il primo catalogo dell’artista;  seguì un formidabile erudito messinese, Gaetano La Corte Cailler, che trovò e trascrisse documenti notarili che testimoniavano gli eventi della famiglia del pittore: grazie al suo contributo abbiamo il testamento di Antonello da Messina datato febbraio 1479. Per colpa di successivi alluvioni, terremoti, la città di Noto e quella di Messina vennero distrutte: di Antonello da Messina non rimase nulla.

Tuttavia, le ricerche non si fermarono: Roberto Longhi nel 1914 colloca Antonello da Messina a fianco dei Veneziani, individuando in lui l’anello di congiunzione tra la stagione veneziana, i Ponentini, i Fiamminghi e Piero della Francesca.

Grazie a tutte queste ricerche, è possibile ammirare nella mostra a Palazzo Abatellis la Crocifissione, l’Ecce Homo con San Gerolamo nel deserto, una tavoletta devozionale di 15 centimetri per 10, consumata dai baci del fedele che se la portava al seguito in un astuccio di cuoio, la Madonna con Bambino, il San Giovanni Battista e il San Benedetto.

La mostra

La mostra, inserita nel cartellone degli eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018,è organizzata dalla Regione Siciliana, e da MondoMostre , in collaborazione con la Città di Palermo, a cura del professor Giovanni Carlo Federico Villa.  Il progetto è inoltre frutto della fattiva collaborazione fra la Regione Siciliana e il Comune di Milano dove l’esposizione verrà presentata, a Palazzo Reale, in collaborazione con MondoMostre Skira, dopo la chiusura della tappa palermitana.

La mostra di Antonello da Messina si sviluppa in un allestimento pensato cronologicamente seguendo l’evoluzione e le novità dell’artista, aperto dall’Annunciata nell’allestimento per lei immaginato da un maestro del Novecento, Carlo Scarpa. Il visitatore può fruire ampiamente dell’esposizione grazie a una didattica concepita a svelare, opera per opera, l’arte di Antonello collocandola nel contesto culturale e sociale del Mediterraneo, mettendo in primo piano la centralità della Sicilia, e grazie a un’audioguida con la quale il curatore guida lo spettatore alla scoperta delle novità artistiche e tecniche della sublime arte del maestro messinese.

 

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