Nel centro di Milano si trova un oasi silenziosa di verde, inattesa e romantica, che ti accoglie con alberi maestosi e un ricco patrimonio botanico. Stretto tra eleganti edifici, l’Orto Botanico di Brera è un luogo raccolto, un museo a cielo aperto che restituisce a chi lo visita la sua storia secolare. Poco noto a tanti milanesi e turisti, grazie all’iniziativa di Bookcity, avremo modo oggi di andare alla scoperta del giardino segreto, nascosto nel cuore del quartiere di Brera.
16 novembre – ore 14.30
Orto Botanico di Brera
Fra i profumi di fiori e piante, non mancano i libri. Protagonista dell’incontro, organizzato in occasione di Bookcity 2019, è infatti il libro l’Orto Botanico di Brera di Antonella Testa, edito da Mondadori Electa. Un libro che si configura come un itinerario di esplorazione, dove a guidarci sono le voci di chi quotidianamente vive l’Orto Botanico di Brera. Ma perc
Un luogo silenzioso
In contrasto con la frenesia cittadina, l’Orto Botanico è un luogo silenzio. Appena si varca la soglia, sembra di entrare in un altro mondo, dove i rumori del traffico vengono spazzati via dai profumi delle piante. Un piccolo ecosistema che ospita nel complesso oltre mille specie, tra grandi e piccoli alberi, arbusti e piante erbacee. All’orto botanico si accede liberamente e, a volte, capita di imbattersi in qualche lettore solitario, che con il suo libro siede all’ombra di un albero per un momento di pace dal frastuono della metropoli.
Ogni pianta è un bene culturale
Ogni sua pianta è protetta come un bene culturale, perché l’Orto Botanico è un giardino storico con la personalità di un giardino di fine Settecento, ma in cui si conservano e stratificano molte tracce del più lontano e recente passato. Un patrimonio che deve essere curato e salvaguardato, che si presenta al pubblico come un museo a cielo aperto, cangiante di stagione in stagione.
Un viaggio nella storia
L’arboreto è un luogo incredibile, dominato da alberi vecchi e maestosi, che ci portano indietro nel tempo, nelle epoche di cui furono testimoni. Qui svettano infatti i due Ginkgo biloba, un esemplare maschio e un esemplare femmina di circa due secoli e mezzo, che costituiscono il simbolo del giardino, rappresentato anche nel logo dell’istituzione che raffigura una foglia stilizzata