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Addio a Claudio Bonichi, pittore della Nuova Metafisica

Uno dei più sensibili interpreti della pittura italiana ed internazionale del '900

MILANO – Claudio Bonichi, esponente dell’avanguardia metafisica, è morto ieri nella sua casa romana. L’artista, aveva 72 anni ed era nato a Novi Ligure (AL) nel 1943. Pittore per vocazione, proveniva da una famiglia di artisti, come nipote del pittore Peluzzi Eso e Gino Bonichi, noto come Scipione.

UN PITTORE ALL’AVANGUARDIA – Protagonista della lunga stagione della Nuova Metafisica Italiana, Bonichi è stato uno dei più sensibili interpreti della pittura italiana ed internazionale del secolo scorso. La sua arte è caratterizzata da un tocco raffinato che ricorda il Rinascimento italiano per i suoi colori traslucidi e l’uso dei pastelli. Un successo che lo ha portato a realizzare centinaia di mostre personali in Italia e all’estero.

LE MOSTRE –  Le sue opere sono presenti in musei quali: MuMi – Museo Michetti in Abruzzo, Musei di Villa Torlonia a Roma, Museo d’Arte dello Splendore a Giulianova nelle Marche.Nel 2012 la Francia lo ha omaggiato con una straordinaria mostra, curata da Marco Bussagli, al Museo di Montparnasse riproponendo l’itinerario di una grande famiglia di artisti: lo zio Gino Bonichi meglio noto come Scipione, tra gli animatori della Scuola romana all’inizio degli anni Trenta; il nonno materno Eso Peluzzi, altro importante pittore del primo Novecento italiano. Anche la figlia, Benedetta, ha seguito le orme paterne divenendo pittrice.

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