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A quale quadro somigli? Basta un selfie per scoprirlo

Con l' applicazione Google Arts & Culture è possibile scoprire a quale quadro somigliamo, scattando un semplice selfie dal nostro cellulare

MILANO –  Che la cara vecchia abitudine di farci scattare delle foto da altri sia cosa ormai obsoleta, è più che evidente. La moda del selfie, giustificata dalla necessità o addirittura dal narcisismo, tanto da essere adulata perfino in alcune recenti canzoni, è soggetta a un continuo mutamento soprattutto quando collegata al mondo dei social network. Ma la novità delle novità stavolta arriva dall’app ricca di contenuti Google Arts & Culture.

Come funziona

L’applicazione, lanciata da pochissimo, sembra essere ancora in fase di rodaggio. Ragion per cui alcuni utenti si stanno lamentando del fatto di non riuscire a portarsi a acsa il seflie artistico. Eppure i passaggi per cimentarsi con questa giocosa funziona sono davvero semplici. Basta infatti scaricare l’applicazione sul proprio celulare, valida sia per Ios che per Android e una volta fatto ciò il gioco è fatto. Si aprirà una particolare fotocamera che catturerà solo il nostro volto per scttare la foto. Da qui parte l’elaborazione ei nostri tratti per cercare delle possibili analogie con dei ritartti famosi. Da questo momento possiamo scegliere se salvare la foto o condividerla direttamente sui social che più preferiamo. Cari italiani sappiate che però per adesso purtoppo l’applicazione è attiva solo negli Stati Uniti. Noi possiamo però scaricare dal Play Store un comune software VPN, cioè che faccia credere al telefono di essere collegati da un altro paese e pare che il gioco è fatto.

Google Arts & Culture

Questa non deve essere però la sola novità a farvi esplorare la sezione di Google “Arts & Culture“. Sono diversi anni, infatti, che l’applicazione ha creato un grande archivio dedicato all’arte con l’intento di divulgare le bellezze artistiche provenienti da musei di tutto il mondo. Oltre a questo si possono leggere approfondimenti dedicati a musei e artisti e grazie alla realtà aumentata si può “entrare” direttamente nelle storie dei quadri e dei pittori.

 

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