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A Firenze la mostra che racconta il rapporto “Tra arte e moda”

"Tra arte e moda", al Museo Ferragamo il percorso espositivo che analizza le forme di dialogo tra due mondi opposti ma simili

MILANO โ€“ La moda รจ arte? Da questo interrogativo ha preso vita la mostra โ€œTra arte e modaโ€ organizzata dal Museo Salvatore Ferragamo. Lโ€™esposizione, visibile fino al 7 aprile 2017, analizza le forme di dialogo tra questi due mondi svelandone le contaminazioni, le collaborazioni e le ispirazioni.

TRA ARTE E MODA โ€“ Lโ€™arte e la moda sono, in apparenza, due mondi diametralmente opposti. Da una parte cโ€™รจ lโ€™arte, che mira allโ€™immortalitร , dallโ€™altra la moda, temporanea per sua stessa natura. Ma in un mondo in cui gli stilisti si lasciano ispirare dallโ€™arte, un mondo in cui i musei proliferano di esposizioni dedicate ai grandi nomi della moda, รจ ancora possibile parlare di dicotomia tra arte e moda? Per ย analizzare un tema cosรฌ vasto, come il rapporto tra arte e moda, una mostra non basta. Ne servono almeno cinque.

LE (CINQUE) MOSTRE โ€“ A cura di Stefania Ricci (direttrice del Museo Salvatore Ferragamo), Maria Luisa Frisa, Enrica Morini e Alberto Salvadori, il progetto espositivo si disloca in varie sedi: a Firenze, oltre al Museo Salvatore Ferragamo, la Biblioteca Nazionale Centrale, le Gallerie degli Uffizi (Galleria dโ€™arte moderna di Palazzo Pitti) e ย il Museo Marino Marini; a Prato il Museo del Tessuto. โ€œIl nostro intento รจ soprattutto quello di esprimere sincera gratitudine alla cittร  di Firenze, per l’ispirazione che i suoi tesori artistici dettarono al nostro fondatore, e continuano oggi a dettare al nostro brand in ogni sua espressione creativa” ha commentatoย Ferruccio Ferragamo.

IL PERCORSO ESPOSITIVO โ€“ Abiti, accessori, tessuti, opere dโ€™arte, libri e fotografie, provenienti da collezioni pubbliche e private, corredano il percorso espositivo. Ogni sede tratta il rapporto tra arte e moda da un punto di vista differente. La mostra presso il Museo Ferragamo, cuore del progetto espositivo, si articola in 8 sezioni. La prima sezione รจ dedicata proprio al lavoro dello stilista che, traendo ispirazione dalle avanguardie artistiche del Novecento, ย fece delle sue calzature dei veri e propri manufatti artistici. Accanto alle scarpe, tutte straordinariamente moderne, anche una videoinstallazione che mette a confronto le calzature con la loro fonte dโ€™ispirazione (il mondo classico, lโ€™oriente, le avanguardie artistiche, il Surrealismo).ย  Nella seconda sezione si analizzano le collaborazioni tra i due mondi agli inizi del Novecento, mentre la terza sezione รจ dedicata agli artisti che hanno raffigurati vestiti e accessori alla moda (tra cui Klimt e Fortuny). Si passa poi alle collaborazioni tra artisti e stilisti come Thayaht con Vionnet o Dalรฌ e Cocteau con Schiaparelli. Attenzione particolare รจ dedicata ai designer che ispirandosi allโ€™arte hanno innovato la moda, come nel caso di Saint Laurent con Mondrian. ย La quarta sezione รจ dedicata ad Andy Warhol, eclatante esempio di simbiosi tra mondo dellโ€™arte e della moda (indimenticabile il suo โ€œThe Souper Dressโ€, presente in mostra). Le altre quattro sezioni sono, invece, rispettivamente dedicate a: lโ€™atelier di Germana Marucelli, luogo di incontro tra operatori della moda, artisti e intellettuali uniti nella ricerca di nuove forme espressive; il mood board, sezione che mostra come lโ€™immaginario dei fashion designers sia sempre piรน uno storytelling per immagini; allโ€™artista britannico Yinka Shonibare; al rapporto tra arte e moda dagli anni Novanta a oggi. Nelle altre sedi, invece, si esplora la relazione tra arte e moda nella stampa a partire dai primi del Novecento (Biblioteca Nazionale); lโ€™Ottocento nella moda (Sala del Fiorino agli Uffizi); i tessuti dโ€™artista firmati da nomi illustri come Lucio Fontana (Museo del Tessuto) e le collaborazioni tra artisti e moda (Museo Marini).

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