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5 mostre da non perdere in autunno

Dal Futurismo a Max Ernst, ecco 5 imperdibili mostre da visitare nella stagione autunnale.

Con l’autunno arrivano anche nuove interessanti mostre d’arte da visitare nel nostro paese. Ecco le 5 mostre da non perdere nei prossimi mesi, dal Futurismo a Max Ernst!

5 mostre da non perdere in autunno

1. “Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915 ”, presso il Palazzo Zabarella di Padova

La prima delle 5 mostre che vi suggeriamo di visitare in autunno è “Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915”, allestita nelle sale di Palazzo Zabarella a Padova, con la curatela di Fabio Benzi, Francesco Leone, Fernando Mazzocca, che si impone come mostra d’eccezione ed indaga in modo assolutamente inedito le origini del movimento, offrendo una visione nuova ed originale e invitando alla scoperta di una realtà artistica fino a ora poco, o per niente, svelata.

Sebbene negli ultimi quarant’anni si siano succedute molteplici rassegne dedicate al Futurismo, nessuna si è mai focalizzata in termini critici ed esaustivi sui presupposti culturali e figurativi, sulle radici, sulle diverse anime e sui molti temi che hanno concorso prima alla nascita e poi alla deflagrazione e alla piena configurazione di questo movimento che ha caratterizzato in modo così dirompente le ricerche dell’arte occidentale della prima metà del Novecento.

Opere d’eccezione, alcune delle quali inedite o esposte raramente, provenienti da gallerie, musei e collezioni internazionali, per un totale di oltre 45 prestatori differenti, un corpus davvero unico che già definisce il prestigio della mostra.

2. “I Macchiaioli”, presso il Palazzo Blu di Pisa

La seconda delle 5 mostre che vi consigliamo di visitare quest’autunno è un’interessante esposizione pisana dedicata ai Macchiaioli. 

La mostra “I Macchiaioli“, a Palazzo Blu di Pisa, dall’8 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 – prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il contributo di Fondazione Pisa, a cura di Francesca Dini, storica dell’arte ed esperta tra le più autorevoli di questo movimento – ripercorre l’entusiasmante evoluzione e insieme rivoluzione dei Macchiaioli, che hanno dato vita a una delle più originali avanguardie nell’Europa della seconda metà del XIX secolo.

Si tratta infatti di una retrospettiva di oltre 130 opere, per lo più capolavori provenienti da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi, il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la Galleria d’arte moderna di Genova e la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma.

3. “Van Gogh”, presso il Palazzo Bonaparte di Roma

Fra le mostre più suggestive che arriveranno in autunno in Italia c’è anche “Van Gogh“.

Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’8 ottobre 2022 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh. Attraverso le sue opere più celebri – tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) – sarà raccontata la storia dell’artista più conosciuto al mondo.

La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller Müller di Otterlo – che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh – e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.

Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.

4. “Pisanello. Il tumulto del mondo”, presso il Palazzo Ducale di Mantova

Impossibile non citare fra le 5 mostre da non perdere quest’autunno “Pisanello. Il tumulto del mondo“, il percorso espositivo che sarà visitabile al Palazzo Ducale di Mantova dal prossimo ottobre.

La mostra dedicata a Pisanello è pensata in occasione dei 50 anni dall’esposizione curata da Giovanni Paccagnini, con la quale fu presentata una delle più importanti acquisizioni nel campo della storia dell’arte nel XX secolo: la scoperta nelle sale di Palazzo Ducale di Mantova del ciclo decorativo di tema cavalleresco dipinto a tecnica mista intorno al 1430-1433 da Antonio Pisano, detto il Pisanello.

L’esposizione, prodotta e promossa da Palazzo Ducale di Mantova, fa parte di un programma di ampia visione e lungo periodo per la valorizzazione dell’opera e della Sala dedicata all’artista, insieme all’attigua Sala dei Papi. Verrà infatti ripensato in maniera permanente l’allestimento dell’intero ambiente (9,50×17,50 m; 3 pareti su 4 hanno svelato anche le sinopie della composizione affrescata; 100 mq in tutto tra affreschi e sinopie) per la miglior fruizione di un ritrovamento eccezionale del patrimonio artistico italiano. 

Il progetto prevede di restituire una leggibilità completa delle pitture, strappate e ricollocate oltre cinquant’anni fa, grazie a un nuovo sistema di illuminazione e a una pedana sopraelevata che per la prima volta pone il visitatore a distanza ravvicinata dalle pareti.

Sono circa 30 le opere esposte, tra cui prestiti internazionali quali i capolavori del Pisanello “La Madonna col Bambino e i santi Antonio e Giorgio” della National Gallery di Londra, per la prima volta in Italia dalla sua “partenza” nel 1862, e i disegni del Museo del Louvre di Parigi; ma anche “L’Adorazione dei magi” di Stefano da Verona dalla Pinacoteca di Brera di Milano e, non da ultimo, la preziosa “Madonna della Quaglia”, una tavola giovanile di Pisanello, considerata tra le opere simbolo del Museo di Castelvecchio di Verona, disponibile anche in virtù di un accordo di valorizzazione in essere tra i due Musei sui rapporti artistici tra Verona e Mantova.

5. “Max Ernst”, presso il Palazzo Reale di Milano

Infine, fra le 5 mostre da non perdere in autunno, segnaliamo “Max Ernst“, la retrospettiva visitabile al Palazzo Reale di Milano a partire dal prossimo 4 ottobre. Oltre 400 sono le opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero.

Tra questi: la GAM di Torino, la Peggy Guggenheim Collection e il Museo di Ca’ Pesaro di Venezia, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Cantini di Marsiglia, i Musei Statali e la Fondazione Arp di Berlino, la Fondazione Beyeler di Basilea, il Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Come in una grande Wunderkammer, e in analogia con l’universo di Max Ernst, la mostra e il volume che l’accompagna sfidano i visitatori a cimentarsi in affascinanti e intriganti giochi di percezione tra stupore e meraviglia, ove logica e armonia formale si accompagnano a enigmi impenetrabili, ove opere, tecniche e costellazioni di simboli conducono oltre la pittura.

Una serie di eventi collaterali animeranno i mesi di apertura della mostra, prima tra tutti la rassegna su Max Ernst, il Surrealismo e il Cinema realizzata in collaborazione con il MIC, Fondazione Cineteca Italiana.

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