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5 mostre da non perdere a dicembre 2022

Sono grandi artisti i protagonisti degli imperdibili appuntamenti che vi segnaliamo per il mese di dicembre. Scopriamo insieme 5 mostre in arrivo nei prossimi giorni!

Le mostre in arrivo nel mese di dicembre sono davvero interessanti e toccano diversi ambiti dell’arte e della cultura. Fra gli appuntamenti imperdibili ci sono anche esposizioni dedicate al genio di Bob Dylan e al fumettista del momento, Zerocalcare. Scopriamo insieme le 5 mostre da non perdere a dicembre 2022!

5 mostre in arrivo a dicembre 2022

Zerocalcare. Dopo il botto”, alla Fabbrica del Vapore di Milano

La prima delle mostre che vi presentiamo รจ un evento esclusivo dedicato al fumettista italiano piรน amato del momento, Michele Rech, in arte Zerocalcare, che di recente ha annunciato l’arrivo di una seconda serie animata su Netflix dopo il successo di “Strappare lungo i bordi”. 

La frammentazione sociale all’indomani della pandemia; l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa; il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtร ; la politica e le resistenze. Attraverso oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e unโ€™opera site specific, questi sono solamente alcuni dei temi al centro di questa importante esposizione milanese.

“Zerocalcare. Dopo il botto” รจ una mostra che accoglie in sรฉ due anime, faccia delle stessa medaglia: da un lato i suoi protagonisti, ciascuno emblema di un portato simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza della propria pelle in un contesto ormai sempre piรน difficile da vivere; dallโ€™altra ricorda al visitatore che ancora รจ possibile fare โ€œun pezzo di strada insiemeโ€ a chi ha gli stessi obiettivi, nutrire una passione collettiva connessa allโ€™ideale di resistenza politica, ai grandi temi dellโ€™uomo comune di fronte alle prove della vita.

“Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991”, presso il Palazzo del Governatore di Parma

Questo mese non mancano le mostre fotografiche, come quella di Parma incentrata sul grande fotografo Luigi Ghirri in occasione del trentennale della sua scomparsa.

Lโ€™esposizione, curata da Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, prende le mosse dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciรฒ al CSAC in occasione della pubblicazione del volume โ€œViaggio dentro un antico labirintoโ€, realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991, in sostanza lโ€™ultima monografia del grande fotografo che sarebbe scomparso nel febbraio dellโ€™anno seguente.

Le 153 fotografie che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare lโ€™impaginazione, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo.

โ€œFattori. Lโ€™umanitร  tradotta in pitturaโ€, presso il Palazzo Fava di Bologna

Fra le mostre che vi consigliamo di non perdere a dicembre ce n’รจ una dedicata a Giovanni Fattori, il grande maestro dei macchiaioli. 

Il percorso espositivo a cura di Claudia Fulgheri, Elisabetta Matteucci e Francesca Panconi, studiose e profonde conoscitrici della vasta produzione di Fattori, presenta una straordinaria selezione di oltre 70 opere della produzione del maestro indiscusso della macchia, eccezionale precursore della modernitร ฬ€ del XX secolo.
 
Sono passati oltre 50 anni dallโ€™ultima mostra presentata a Bologna sul grande maestro livornese: nel frattempo, parallelamente al progredire degli studi, lโ€™interesse nei confronti dei Macchiaioli รจ andato sempre piรน crescendo, anche per le importanti rassegne che hanno visto al centro il movimento toscano. Lโ€™esposizione a Palazzo Fava vuole restituire, attraverso un excursus temporale e tematico nella poderosa produzione dellโ€™autore, il suo sguardo al contempo innamorato e disincantato sullโ€™esistenza, rivelandone lโ€™inconsapevole poesia che, nonostante tutto, essa nasconde.

“Giotto e il Novecento”, presso il MART di Rovereto

La quarta delle mostre di cui vi parliamo oggi รจ “Giotto e il Novecento“, che mette al centro del percorso espositivo opere moderne legate alla produzione di Giotto.

La mostra presenta opere di artisti moderni e contemporanei ispirate allโ€™arte di Giotto, il maestro che rivoluzionรฒ la pittura medievale.
Nel primo novecento Carlo Carrร , Mario Sironi e Arturo Martini, ma anche Gino Severini, Massimo Campigli, Achille Funi, Ubaldo Oppi, rintracciarono in Giotto il principale testimone di unโ€™eternitร  alla quale guardare.

Pochi decenni dopo, lโ€™ereditร  giottesca influenza lโ€™opera di alcuni protagonisti dellโ€™arte italiana come Giorgio Morandi, Fausto Melotti, Mario Radice, Lucio Fontana, ma anche il lavoro di grandi artisti internazionali come Henri Matisse, Yves Klein, Mark Rothko, Josef Albers e Tacita Dean.

Con “Giotto e il Novecento” il Mart conferma lโ€™attenzione ai confronti tra antico e contemporaneo, nel solco della linea di indagine voluta dal presidente Vittorio Sgarbi.

“Bob Dylan. Retrospectum”, presso il MAXXI di Roma

Infine, fra le mostre da non perdere a dicembre, vi segnaliamo quella che vede protagonista Bob Dylan negli spazi del Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Bob Dylan, figura iconica il cui talento e lavoro spaziano tra mezzi e discipline, ha portato avanti per molti decenni una pratica di arte visiva: Retrospectrum รจ la prima mostra monografica europea che ne esplora lโ€™ampia opera.

La natura multiforme di Dylan รจ raccontata attraverso unโ€™ampia gamma di opere dโ€™arte, che vanno dai dipinti a olio, agli acrilici, agli acquerelli, ai disegni a inchiostro, pastello e carboncino, fino a una serie di sculture in ferro. Attraverso otto sezioni tematiche โ€“ Early Works, The Beaten Path, Mondo Scripto, Revisionist, Drawn Blank, New Orleans, Deep Focus e Ironworks โ€“ Retrospectrum offre la possibilitร  di ripercorrere lโ€™esperienza vissuta da Dylan nel campo dellโ€™arte visiva.

Le opere selezionate per la mostra di Roma rappresentano un diario visivo che documenta la trasformazione delle fonti e degli stili che hanno ispirato e influenzato Dylan nel corso degli anni. Attraverso nuovi e continui incontri con ambienti e persone in continua evoluzione, il suo lavoro si evolve costantemente in modi entusiasmanti, riflettendo la sensibilitร  di una voce autenticamente artistica.

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