MILANO – Un’opera d’arte è in grado di sprigionare una bellezza e un incanto eterni. Non a caso esiste la sindrome di Stendhal, tipica di chi rimane folgorato dal fascino dell’arte. Le opere d’arte riescono ad esprime la personalità e l’interiorità, e con Libreriamo Store vi abbiamo dato la possibilità di poter arredare casa in base alle opere d’arte che più amate. Abbiamo chiesto a voi lettori quale opera consigliereste tra quelle conservate nei musei vediamo insieme i capolavori che hanno ricevuto più consensi.
La notte stellata, Vincent Van Gogh
Il fascino che esercita la pittura di Van Gogh è incredibile, amato da grandi e piccini resta uno dei pittori più citati e ammirati. La notte stellata poi è una vera e propria icona della pittura occidentale, il dipinto raffigura un paesaggio notturno di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole. Sin dal suo arrivo ad Arles, nel 1888, la rappresentazione degli “effetti di notte” diventa una preoccupazione costante per Van Gogh. Nel periodo di ricovero in manicomio l’artista realizza Notte stellata, opera che si coglie con immediatezza, apparentemente semplice, ma di natura molto complessa.
Il Cristo velato, Giuseppe Sanmartino
Il Cristo velato è una scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, conservata nella cappella Sansevero di Napoli. L’opera, realizzata nel 1753, è considerata uno dei maggiori capolavori scultorei mondiali, ed ebbe tra i suoi estimatori Antonio Canova che, avendo tentato – senza successo – di acquistare l’opera, si dichiarò disposto a dare dieci anni della propria vita pur di essere l’autore di un simile capolavoro.
La scuola di Atene, Raffaello
La Scuola di Atene è un affresco di Raffaello Sanzio, databile al 1509-1511 ed è situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro “Stanze Vaticane”, poste all’interno dei Palazzi Apostolic, adibita a biblioteca privata del papa. Una curiosità nel celebre affresco di Raffaello, la Scuola di Atene, l’unica figura femminile rappresentata è lei, Ipazia d’Alessandria
Nike di Samotracia
La ragazza con l’orecchino di perla, Jan Vermeer
Venere, Sandro Botticelli
Ninfee, Claude Monet
Parlare di Monet senza citare le Ninfee è pressoché impossibile. Nel dettaglio con “Le ninfee” si intende un ciclo di circa 250 dipinti, compiuto dal pittoreimpressionista francese Claude Monet. Le opere descrivono artisticamente il giardino dell’autore, situato a Giverny, e occuparono sostanzialmente gli ultimi trent’anni della produzione dell’artista. Molti di questi dipinti furono creati nonostante il pittore fosse stato colpito da cataratta. .
Apollo e Dafne, Gian Lorenzo Bernini
L’Apollo e Dafne è un gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini eseguito tra il 1622 e il 1625 e si trova nella Galleria Borghese a Roma. Era ospitato nella stessa stanza dell’Enea e Anchise seguendo il progetto ambizioso di Scipione Borghese di dare forma moderna ai miti del passato antico, offrendo l’opportunità ad uno scultore dalle doti eccezionali come Bernini di confrontarsi con la letteratura e con la rappresentazione del difficile tema della metamorfosi.
Il Bacio, Francesco Hayez
Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV, più semplicemente noto come Il bacio, è un dipinto a olio su tela del pittore italiano Francesco Hayez, realizzato nel 1859 e conservato alla Pinacoteca di Brera. Simbolo del Romanticismo pittorico e politico è una delle opere più amate e apprezzate degli artisti italiani. Per questo motivo riscosse un grande successo popolare, tanto che venne riprodotta da Hayez in altre tre copie, con piccole modifiche fra l’una e l’altra. Ne esistono tre versioni.