Quello che Franco Arminio ci suggerisce con questo decalogo è la possibilità di vivere questa nuova dimensione di isolamento come un’occasione di riscoperta. Riscoperta di quanto avevamo perduto, a furia di rimanere travolti dalla frenesia quotidiana del contemporaneo. Uno dei punti più interessanti del decalogo è di certo l’invito a recuperare un ritmo lento e più naturale della giornata, fatta di passeggiate al mattino presto, di carezze agli alberi, di un cielo terso e meno inquinato. Di un modo di vivere la propria vita che comprenda anche una visione poetica e spirituale, un sistema per allontanarsi dalle continue allusioni commerciali. Ma anche l’invito a recuperare la qualità dei legami affettivi, dei baci e delle carezze che ogni giorno manchiamo di dare e ricevere.
10 cose che non saranno più uguali dopo il Coronavirus
Lo scrittore Stefano Massini ci racconta 10 cose che non saranno più uguali quando tutto questo sarà finito
Chi è Franco Arminio
Franco Arminio è un poeta, documentarista e scrittore campano, salito alla ribalta per i suoi scritti sulla “paesologia”, un modo nuovo di guardare alle zone disabitate o ai piccoli paesi che lentamente e inesorabilmente si stanno spopolando a favore di agglomerati urbani più grandi e con maggiori opportunità di vita e di lavoro.
Il decalogo delle piccole cose ai tempi del Coronavirus
1. Mettere ogni giorno da parte qualche bacio. Arriverà il momento.
2. Camminare nelle città di mattina presto. Nei paesi spopolati a tutte le ore.
3. Parlare ai bambini, ognuno di noi deve dire qualcosa ai bambini.
4. Accorgersi un poco di più degli alberi, è il momento di salutarli, di ringraziarli, fra poco arriveranno le foglie a renderci meno soli.
5. L’amore e la morte sono le uniche cose che ci riguardano veramente.
6. Considerare che molte delle cose che facevamo non erano necessarie.
7. Guardare il cielo. In questi giorni è più pulito.
8. Guardare gli spazi, ora si può capire meglio lo spazio della nostra città o del nostro paese. Che fortuna abbiamo ad avere dei luoghi che sono nostri, che nessuno ce li può togliere.
9. Credere che non ci ammaleremo grazie alla nostra prudenza e alla voglia di non turbare i nostri affetti e di non peggiorare la situazione sanitaria della nazione.
10. Avere pazienza, considerare che l’impazienza è un male capitale. Se questa storia finisce tra due mesi va bene, ma se finisce più tardi va bene lo stesso. Ci aspettano giorni bellissimi. Torneranno i miracoli.