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Isabel Allende, le frasi più belle dell’autrice cilena

Nel giorno in cui Isabel Allende compie 81 anni, condividiamo con voi le sue frasi più belle. Una delle scrittrici sudamericane più vendute al mondo, autrice di capolavori come 'Paula' e 'La casa degli spiriti'.

Nata il 2 agosto del 1942, Isabel Allende compie oggi 81 anni. Si tratta, probabilmente, della scrittrice cilena contemporanea più nota al mondo. Con i suoi libri è riuscita a raggiungere milioni di lettori. Iniziò a scrivere fiabe per bambini nel 1974, ma il suo primo vero capolavoro è La casa degli spiriti, uscito nel 1983. Il suo ultimo romanzo è “Violeta“, uscito nel febbraio 2022 nelle librerie italiane e rimasto in testa alle classifiche dei libri più venduti in Italia per molti mesi. Ecco alcune delle frasi più belle tratte dai suoi libri.

Le frasi più belle di Isabel Allende

La sola cosa che si possiede è l’amore che si dà.
(La vita secondo Isabel)

Il dolore, come tutte le sensazioni, è una porta per entrare nell’anima.
(Il gioco di Ripper)

Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore fra due insondabili silenzi.
(Paula)

Più invecchio e più mi sento ignorante. Solo i giovani hanno una spiegazione per ogni cosa.
(La città delle bestie)

Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
(Paula)

Non si può trovare chi non vuole essere trovato.
(La casa degli spiriti)

Tutti noi abbiamo una riserva insospettata di forza dentro che emerge quando la vita ci mette alla prova.
(L’isola sotto il mare)

Non era fatta per i piccoli turbamenti, i rancori meschini, le invidie dissimulate, le opere di carità, gli affetti logorati, la cortesia amabile o le considerazioni banali.
Era uno di quegli esseri nati per la grandezza di un solo amore, per l’odio esagerato, per la vendetta apocalittica e per l’eroismo più sublime.
(La casa degli spiriti)

È inutile ricoprire di terra le ferite psicologiche, bisogna farle respirare affinché possano cicatrizzare.
(Il quaderno di Maya)

La vita è un arazzo e si ricama giorno dopo giorno con fili di molti colori, alcuni grossi e scuri, altri sottili e luminosi, tutti i fili servono.
(Il quaderno di Maya)

Dalla stessa apertura da cui entra l’amore, s’intrufola la paura. Quel che ti voglio dire è che se sarai in grado di amare molto, soffrirai anche molto.
(Il quaderno di Maya)

All’avvicinarsi dei diciassette anni il mio corpo raggiunse l’altezza definitiva e il mio viso prese l’espressione che mi avrebbe accompagnata fino a oggi. Allora smisi di scrutarmi nello specchio per paragonarmi con le donne perfette del cinema e delle riviste e decisi che ero bella per il semplice motivo che avevo voglia di esserlo.
(Eva Luna)

Così come quando si viene al mondo, morendo abbiamo paura dell’ignoto. Ma la paura è qualcosa d’interiore che non ha nulla a che vedere con la realtà. Morire è come nascere: solo un cambiamento.
(La casa degli spiriti)

Isabel Allende

Isabel Allende è nata nel 1942 a Lima. La famiglia si trova qui in questo periodo per motivi di lavoro. La madre si trasferisce a Santiago del Cile, ospitata nella casa del nonno, che verrà rievocata poi ne ‘La casa degli spiriti’.

Grazie all’aiuto dello zio Salvador Allende i ragazzi poterono avere una vita agiata. Durante l’infanzia trascorsa nella casa dei nonni, Isabel Allende ha imparato a leggere e a nutrire la propria fantasia con letture prelevate dalla biblioteca del nonno.

La madre si sposa con un altro diplomatico e inizieranno ad effettuare permanenze in vari paesi. Le esperienze in Bolivia, in Europa ed in Libano sveleranno alla piccola sognatrice un mondo diverso da quello in cui è cresciuta.

Dopo il golpe di Pinochet e l’uccisione dello zio Salvador Allende è costretta a lasciare il Cile e si trasferisce a Caracas. Vi rimane fino al 1988 quando si sposta in California, dove vive tuttora.

Col suo primo romanzo, La casa de los espíritus (1982), si è subito affermata come una delle voci più interessanti della narrativa sudamericana contemporanea. Successivamente ha pubblicato De amor y de sombra (1984), Eva Luna (1987), Los cuentos de Eva Luna (1989), El plan infinito (1991).

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