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Estate a Noto, luoghi e mostre da visitare nel weekend

Diventata celebre negli ultimi anni insieme alle città del circondario, Noto è una vera perla del Barocco. Scopriamo insieme le attrazioni e le mostre da non perdere in città quest'estate.
Patrimonio mondiale dell’Unesco, Noto è definita “la capitale del Barocco”. Negli ultimi anni è diventata meta turistica piuttosto ambita tanto dagli italiani quanto dagli stranieri, che hanno iniziato a conoscerla grazie alle riviste del terzo settore e alle sempre più numerose visite delle star dello spettacolo.

I luoghi da non perdere a Noto

La città siciliana è molto caratteristica. Permette di immergersi nel barocco siciliano, di fare incursione in una Sicilia profondamente diversa dalle zone del catanese e del palermitano. Pietra bianca,  calda di storia e di sole, edifici monumentali dove facce buffe e vorticose volute meravigliano dall’alto, vicoli che si snodano attorno al corso principale, offrendo zone d’ombra e di mistero tutte da scoprire… Noto è una città perfetta da visitare in un weekend d’estate, perché vi offrirà sole, buon cibo, uno splendido mare e, ultime ma non per importanza, tante occasioni per immergervi nel mondo dell’arte e della cultura anche in viaggio.

Il centro storico

Fra i luoghi da non perdere a Noto c’è senza ombra di dubbio la via principale, Corso Vittorio Emanuele, cui si accede dalla monumentale Porta Reale, testimonianza della storia borbonica e della ricchezza di Noto.

La Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata è il primo edificio barocco che incontrerete sulla vostra strada, un gioiello d’architettura che al suo interno custodisce il dipinto Madonna col Bambino del 1564 di Antonio Monachello, opera sopravvissuta al terribile terremoto che ha sconquassato tutta la Val di Noto nel 1693.

La splendida Cattedrale, con le sue tre navate a croce latina, il caratteristico Palazzo Nicolaci, il Palazzo Ducezio che è oggi sede del Municipio e la Chiesa di Santa Chiara vi permetteranno di intraprendere un viaggio alla scoperta del barocco siciliano. Lasciatevi trasportare dal sentiero e dalle sue tappe, capaci di stupire ed emozionare. E non dimenticate di assaporare i cibi caratteristici di questa parte di Sicilia: il centro storico di Noto è infatti il luogo perfetto per assaggiare lo street food, gustare un cannolo o accomodarvi per un breve momento di relax in un ristorante tipico.

La natura

Se amate il mare e la natura, Noto e il territorio circostante non vi deluderanno. Potrete raggiungere in pochi minuti la splendida Riserva di Vendicari, luogo di pace e serenità dove riuscirete ad immergervi nella natura non rinunciando alla bellezza di un mare cristallino, limpido, con spiagge e scogliere, tonnare e sentieri ombreggiati. A Vendicare troverete quella che è ritenuta una delle spiagge più belle della regione: Calamosche.

A poca distanza da Noto, poi, potrete visitare i Laghetti di Cavagrande, che si trovano nel territorio di Avola e offrono la possibilità di percorrere un luogo incontaminato dal contatto umano, in cui le falesie calcaree e i freschi laghetti si intervallano nella discesa alla gola.

“Una grande mostra in Sicilia”, tre esposizioni da non perdere al Convitto delle arti

Fino al prossimo ottobre, se vi recate a Noto non potete non prendervi un paio d’ore per visitare il Convitto delle Arti e la grande esposizione, che in realtà ne racchiude tre dalle anime molto diverse fra loro, curata da Pierluigi Carofano, Alessandro Pinto, da Mediatica e dal Comune di Noto.

Una grande mostra in Sicilia” rappresenta un’occasione per scoprire l’arte a 360°, con un’immersione che vi farà viaggiare nel mondo del barocco, attraversare l’arte contemporanea e giungere alla colorata pop culture.

“Il barocco è noto”

Il barocco suscita estasi e rapimento coinvolgendo in un gioco di eccessi, movimento, teatralità e colore. Dopo il rigore che segue il Concilio di Trento (1563) la Chiesa Cattolica trionfa sull’eresia protestante e le immagini religiose ascendono al cielo in un tripudio dei sensi. Pietro da Cortona, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini sono i principali protagonisti di una rivoluzione del gusto che segna un’epoca definita “Età barocca” e che tocca il suo apice tra il 1630 ed il 1670.

In questo giro di anni l’architettura, la pittura, la scultura e le arti applicate, ma anche l’urbanistica e l’arte dei giardini subiscono una rapida trasformazione delle forme in un gioco continuo di pieni e di vuoti, di linee spezzate e continue capaci di rimandare idealmente alla figura retorica della metafora. Questa mostra, che vuole celebrare l’identità architettonica e urbanistica della città di Noto, è un viaggio nel la pittura barocca a partire dal suo esordio, con 40 capolavori di artisti straordinari, fra cui spiccano Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Guercino e Preti.

“Giuseppe Agnello. Terra e cielo”

La mostra “Terra e Cielo” presenta 15 opere dello scultore Giuseppe Agnello, si tratta di opere inedite, realizzate negli ultimi due anni, che tracciano un ulteriore segmento nella poetica dell’artista siciliano. Sono sculture, installazioni, rilievi, in cui Giuseppe Agnello rappresenta un tema atavico quanto presente, il rapporto tra uomo e natura, in cui i due elementi, però, non sono opposti.

In “Terra e cielo” l’artista ne esprime l’armonia possibile che declina a partire dalla tecnica e dal materiale che utilizza per realizzare le sue opere. Gesso, sale, alabastro: terra che si fonde con elementi mimetici come rami e boccioli di cui la figura umana si fa tramite in un tentativo di armonizzare ciò che sembra essere in un inesorabile scontro.

“Pop garden”

Pop Garden si ispira ai colori ed al mondo artistico della Pop Art. Questa installazione immersiva, multimediale e multisensoriale è allestita in una stanza con pareti rivestite di specchi e sagome di fiori che magicamente si coloreranno a tempo di musica. Prodotto con elementi fisici tangibili (fiori), proiezioni di video-mapping e musica in un ambiente fluido senza confini, le sue pareti riflettenti moltiplicano il giardino Pop.

Luci abbaglianti, musica rock e fiori luminosi che spuntano dal terreno formano questo giardino magico dove il tempo e lo spazio non ha confini e dove anche i visitatori si riflettono all’infinito. L’arte incontra il divertimento e nessuno può resistere a un selfie per immortalare i propri 15 minuti di fama.

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