Una giovane donna, Mary Shelley, si ritrova in una villa affacciata sul Lago di Ginevra insieme a Lord Byron, Percy Shelley e altri spiriti ribelli del Romanticismo. Una sfida tra amici, una notte di pioggia, e un incubo danno origine a Frankenstein, uno dei romanzi più influenti e visionari mai scritti.
Ma la genesi della creatura non appartiene solo a quella notte. Frankenstein è un’opera profondamente legata ai luoghi: le città attraversate da Mary Shelley, i paesaggi interiori che si specchiano in quelli reali, le suggestioni gotiche e filosofiche che si mescolano a esperienze vissute. Da Londra, dove Mary è nata e cresciuta nel cuore dell’intellighenzia rivoluzionaria, a Bath , città di eleganza e alienazione, fino alla Ginevra della Villa Diodati e dei temporali che ispirano la creazione del mostro.
In questo itinerario tra Inghilterra e Svizzera ripercorriamo le tappe salienti della vita di Mary Shelley, per scoprire come i luoghi reali si siano trasformati in scenografie dell’immaginazione letteraria. Un viaggio culturale per chi ama la letteratura gotica, le biografie tormentate e le storie che continuano a parlarci, due secoli dopo.
Frankenstein: sulle tracce del mito itinerario letterario
Ripercorrere i passi di Mary Shelley tra Londra, Bath e Ginevra significa viaggiare nella mente di una giovane donna rivoluzionaria, capace di trasformare dolore, esclusione e inquietudine in un’opera immortale. Questo itinerario è molto più di un tour turistico: è un pellegrinaggio tra immaginazione, ribellione e genio femminile. Frankenstein non è solo un mostro: è un riflesso della solitudine umana, nato tra pioggia, poesia e paesaggi gotici che ancora oggi affascinano e inquietano.
Londra: l’inizio del mito
Mary Shelley nacque a Londra nel 1797, figlia di due pensatori rivoluzionari: Mary Wollstonecraft, filosofa protofemminista, e William Godwin, filosofo radicale e libertario.
In città è possibile visitare: St Pancras Old Church: uno dei luoghi più carichi di significato. Qui si trova la tomba della madre di Mary, dove la giovane Mary si recava spesso a leggere e meditare. Pare che proprio qui sia iniziata la sua storia d’amore con Percy Bysshe Shelley. L’atmosfera è ancora oggi gotica e suggestiva.
British Library: conserva manoscritti e prime edizioni legate a Mary Shelley, oltre a una collezione straordinaria di materiali su Frankenstein e l’epoca romantica.
Old Marylebone Town Hall: oggi sede di eventi, è nelle vicinanze della casa dove Mary visse per un periodo. Un tour letterario può includere anche tappe dedicate agli altri poeti romantici londinesi (Keats, Byron, Blake).
Bath: tra società e solitudine
Dopo l’allontanamento da Londra, Mary soggiornò più volte a Bath, in parte per fuggire lo scandalo della sua relazione con Shelley e in parte per cercare serenità. Bath, città georgiana perfetta, è una tappa fondamentale per cogliere il contrasto tra le atmosfere di salotti brillanti e la solitudine interiore che Mary viveva.
The Royal Crescent & The Circus: simboli dell’eleganza razionalista e della mondanità del tempo. Mary vi si aggirava come un’outsider, cosciente di vivere in contrasto con i codici sociali.
Bath Abbey: dove si rifugiava spesso. Nelle sue lettere, Mary racconta le lunghe camminate nei pressi dell’Abbazia, immersa nei suoi pensieri.
Jane Austen Center: sebbene dedicato a un’altra scrittrice, offre contesto sulla vita delle donne dell’epoca e sui luoghi frequentati da Mary. Mary e Jane erano diversissime, ma entrambe osservavano con lucidità i limiti imposti alla femminilità.
Ginevra e Villa Diodati: la nascita di Frankenstein
La tappa più iconica del viaggio è senza dubbio Ginevra, dove nell’estate del 1816 Mary Shelley scrisse le prime pagine di Frankenstein, ispirata da un’atmosfera tempestosa, da discussioni notturne, e da incubi.
Cologny – Villa Diodati: residenza privata oggi, ma ben visibile da lontano. Fu qui che Mary, Percy Shelley, Lord Byron, John Polidori e Claire Clairmont si rifugiarono durante l’“anno senza estate”. Qui nacque la sfida di scrivere una storia dell’orrore, da cui nacquero Frankenstein e Il Vampiro.
Lago di Ginevra: con i suoi scenari spettacolari e a tratti cupi, fu fondamentale per l’immaginazione gotica del romanzo. Mary lo descrive nel libro come luogo della fuga del mostro e dei confronti tra Victor Frankenstein e la sua creatura.
Cathédrale Saint-Pierre e Vieille Ville: passeggiare nel centro storico consente di respirare le stesse atmosfere sette-ottocentesche, tra portici, salite e panorami che si ritrovano nelle pagine del romanzo.
Mary Shelley e l’Italia
Dopo la morte di Percy Shelley, Mary visse anche in Italia: a Roma, Napoli e Pisa. Alcuni studiosi ipotizzano che alcune parti del suo romanzo abbiano suggestioni mediterranee, anche se la genesi di Frankenstein resta fortemente legata all’ambiente alpino e nordico.