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Stop ai messaggi sessisti nelle pubblicità, la decisione di Imola

Stop ai “fagliela vedere” e i “ve lo mettiamo in mano” stampati in caratteri cubitali sui cartelloni delle pubblicità. La decisione di Imola

MILANO – Stop ai “fagliela vedere” e i “ve lo mettiamo in mano” stampati in caratteri cubitali sui cartelloni pubblicitari. Basta con le frasi offensive e i messaggi che comunicano volgari doppi sensi. È questo che ha deciso il comune di Imola, la prima città italiana ad adottare un regolamento volto a combattere il cattivo gusto e il sessismo.

IL RISPETTO PER LA COMUNITA’ – “Anche la pubblicità deve rispecchiare i valori di civismo e rispetto della nostra comunità” ha detto il sindaco di Imola Daniele Manca che giovedì porterà in consiglio comunale il nuovo regolamento. A questa decisione si accompagna la volontà di combattere il gioco d’azzardo sempre sullo stesso versante, ovvero vietando messaggi pubblicitari che incitino al gioco.

REGOLE DI CIVILTA’ – Il tema è trattato dal Codice di autodisciplina pubblicitaria promulgato nel 1966 ma che, oltre alle varie riforme, negli ultimi anni viene sempre meno rispettato. Il Codice vieta tra le tante cose di fare ricorso ad “affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale… o che debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti”. Ed è anche vietato, per esempio, “sfruttare la passione sportiva per indurre a ritenere che chi ama lo sport non possa non giocare”; “negare che il gioco possa comportare dei rischi”; “suggerire che il gioco sia un modo per risolvere problemi finanziari o personali”. Il problema sarà capire chi giudicherà offensivi o di cattivo gusto i manifesti e le pubblicità. Si tratta però di un’iniziativa importante che lancia un forte messaggio.

PHOTO CREDITS: Imola Oggi

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