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Siria, Trump lancia 59 missili da navi Usa sulla base dell’attacco chimico

Trump ha detto che gli Stati Uniti hanno scagliato 59 missili verso la base area siriana da cui era partito l'attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib

MILANO – Secondo quanto riporta il “New York Times“, il Presidente Trump ha detto che gli Stati Uniti hanno scagliato 59 missili verso la base area siriana da cui – secondo l’intelligence americana – era partito l’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Il lancio americano ha ucciso cinque persone. L’attacco di martedì – secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani – ha portato alla morte di 86 persone: tra questi 30 sono bambini e 20 sono donne. Il lancio dei missili di ieri sera (avvenuto alle 20.30 ora americana, le 2,30 in Italia) è il primo attacco diretto degli Stati Uniti alla Siria dall’insediamento di Trump.

LE RAGIONI DI TRUMP – Ieri sera Donald Trump ha cenato con il presidente cinese Xi Jinping, nel resort di Mar-a-Lago in Florida. “Martedì il dittatore siriano Bashar al-Assad ha lanciato un orribile attacco chimico contro civili innocenti. Usando un letale gas nervino, Assad ha stroncato la vite di uomini, donne, bambini senza speranza”, ha detto poco più tardi alle telecamere Donald Trump. “È stata una morte lenta e brutale per molti di loro. Perfino neonati meravigliosi sono stati crudelmente assassinati in questo attacco barbarico. Nessun figlio di Dio dovrebbe mai patire un simile orrore”. “Abbiamo considerato che un attacco missilistico fosse una risposta appropriata all’attacco chimico”, ha detto il Segretario di Stato degli Stati Uniti Tillerson, secondo quanto riporta il “Washington Post“.

L’ATTACCO AMERICANO – Secondo Talal Barazi, il governatore della provincia di Homs, i missili americani hanno portato alla morte di cinque persone nella base militare siriana di Shyrat. Tra questi tre sono soldati e due sono civili. Sette persone invece sono rimaste ferite. Un attacco che, secondo i media russi, può portare a un peggioramento dei rapporti tra Mosca e Washington. Il Presidente russo Putin ha affermato che l’azione di ieri sera “infrange la legge internazionale perché Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”. Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale russo, ha dichiarato che “la Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’Onu”.

PHOTO CREDITS: Seaman Ford Williams/US Navy/PA

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