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Roberto Maroni, ”Più poteri alla Regione consentiranno di valorizzare la cultura in Lombardia”

Tutelare e promuovere i beni culturali, monitorare e catalogare le biblioteche e i musei, attribuzione alla regione di maggiori poteri in materia di istruzione. Sono queste le principali linee guida per quanto concerne la cultura contenute all’interno del programma dell'Onorevole Roberto Maroni, candidato alla presidenza della Regione Lombardia e sostenuto da Lega Nord, il Pdl, La Destra e varie liste civiche...

Il candidato alla presidenza della Regione Lombardia con la coalizione di Centrodestra  parla del suo impegno nei confronti della cultura e della necessità di un maggiore potere decisionale da parte della Regione


Libreriamo sta conducendo un’inchiesta in vista delle prossime elezioni del 24-25 febbraio, chiedendo ai vari candidati il loro impegno nel valorizzare la cultura. Riportiamo l’impegno per la cultura dell’Onorevole Roberto Maroni, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il Centrodestra. Purtroppo non abbiamo potuto intervistare personalmente l’Onorevole, il quale è voluto comunque intervenire sul dibattito Lombardia-cultura inviandoci tramite il suo staff il proprio programma elettorale

MILANO – Tutelare e promuovere i beni culturali, monitorare e catalogare le biblioteche e i musei, attribuzione alla regione di maggiori poteri in materia di istruzione. Sono queste le principali linee guida per quanto concerne la cultura contenute all’interno del programma dell’Onorevole Roberto Maroni, candidato alla presidenza della Regione Lombardia e sostenuto da Lega Nord, il Pdl, La Destra e varie liste civiche.

CONTINUARE A INVESTIRE NELLA CULTURA – L’Onorevole Maroni se verrà eletto intende continuare il lavoro della legislatura uscente. “Sotto l’aspetto culturale si è istituito il Fondo regionale per lo Spettacolo, si sono emanati bandi per la promozione di iniziative culturali, si sono ulteriormente potenziati i sistemi bibliotecari e museali, già di per sé all’avanguardia, si sono promosse le imprese creative lombarde e valorizzati i siti riconosciuti Patrimonio dell’UNESCO. Sono inoltre stati eseguiti in questa legislatura numerosi interventi mirati, distribuiti omogeneamente sul territorio. Le leggi relative ai finanziamenti diretti hanno permesso significative manifestazioni sul territorio. Non va trascurato l’accurato lavoro effettuato con il sistema delle biblioteche e degli archivi storici”.

TUTELA E PROMOZIONE DEI BENI CULTURALI – Il segretario federale della Lega Nord sottolinea nel suo programma come la Lombardia sia una delle regioni più ricche di un patrimonio culturale, monumentale, museale, archeologico, ambientale e paesaggistico non indifferente, tanto da farne la prima regione italiana per numero di siti internazionali riconosciuti dall’Unesco. “L’obiettivo da raggiungere per la Lombardia è sicuramente quello di valorizzare questo vasto patrimonio, ai più nascosto, affiancando i comuni nelle opere di riqualificazione delle strutture e in quelle di conservazione e restauro dei beni materiali”. Una valorizzazione possibile attraverso una forte collaborazione con i comuni, al fine di predisporre percorsi culturali in maniera da rendere maggiormente conosciuta la Lombardia, la sua millenaria storia e il suo patrimonio culturale. “Occorre inoltre istituire un Fondo di Sostegno per la Creatività per incentivare i talenti, utilizzando le risorse in senso premiale per produzioni teatrali, coproduzioni di eventi, spettacoli e mostre, formazione di giovani, creazione di reti museali e bibliotecarie”. Punto nevralgico per la promozione della cultura lombarda sarà l’Expo 2015. “Occorre sviluppare un’offerta culturale e turistica mirata ad accogliere i 20 milioni di visitatori attesi, di cui il 30% stranieri per Expo 2015, costruire per l’occasione proposte e percorsi turistici e culturali attrattivi, individuare manifestazioni sportive ed altri eventi indirizzati al mondo giovanile da far svolgere sul territorio lombardo”.

ARCHIVI, BIBLIOTECHE E MUSEI – Per garantire la salvaguardia del vasto patrimonio culturale regionale immateriale mitteleuropeo, l’Onorevole Maroni intende predisporre un’ampia opera di monitoraggio e catalogazione in accordo con gli archivi, le biblioteche, i musei e i privati, al fine di dotarsi di un quadro completo relativo ai beni posseduti. “Tale operazione permetterà anche di valutare e catalogare quelli maggiormente deteriorati presenti sul territorio della Lombardia, con lo scopo di individuare gli interventi di conservazione necessari e quantificarne i costi”. Inoltre, secondo il candidato del centrodestra la Regione dovrà incentivare l’allargamento delle reti museali e bibliotecarie, in grado di offrire percorsi e tariffe integrate a favore di studenti e famiglie, mettendo a frutto anche il patrimonio culturale immateriale.

MAGGIORI POTERI IN MATERIA DI  ISTRUZIONE – Per quanto riguarda l’Istruzione, l’obiettivo dell’On. Maroni è quello di attuare un percorso per superare il centralismo in materia di istruzione, garantendo comunque un’offerta pubblica qualificata. “Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici: garantire la continuità didattica, superare le graduatorie e i concorsi centralisti per docenti e dirigenti scolastici, passando gradualmente ad un sistema che valorizzi il reclutamento condotto dalle istituzioni scolastiche sulla base di albi e abilitazione regionale, capace di rafforzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche”., Altro punto fondamentale secondo il segretario federale della Lega Nord è la cooperazione con le università e il MIUR. “Nella legislatura appena terminata è stata approvata una norma che permette alla Regione di interloquire con Università e Ministero per la programmazione, organizzazione e verifica di specifici corsi di laurea o insegnamenti particolari necessari al territorio lombardo. Con questa norma, l’assessore di competenza potrà impegnarsi per una seria politica di diritto allo studio che premi veramente «i capaci e i meritevoli», con la possibilità per la Regione di creare un network tra università lombarde e straniere e di far entrare in simbiosi aziende e poli scientifici, in modo da puntare ad attrarre sul nostro territorio le migliori intelligenze”.

 

21 febbraio 2012

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